Nasconde nell’armadio della camera da letto 32 dosi di cocaina, arrestato 57enne

La droga, una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 3.000 euro. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Servizi finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti sono quotidianamente svolti dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce ed è stato proprio questo il contesto nel quale, nella serata di ieri, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Maglie, insieme ai colleghi della Sezione Operativa locale, hanno arrestato un 57enne salentino per detenzione ai fini di spaccio di sostanzi stupefacenti.

I militari, infatti, nel corso di una verifica, hanno proceduto al controllo di un uomo, già̀ noto, che ha da subito assunto un atteggiamento che ha destato la loro attenzione tanto da indurli a procedere a perquisizione personale, poi estesa anche al domicilio.
Nel corso delle operazioni di polizia, presso l’abitazione, sono state rinvenute 32 dosi di cocaina, per un peso complessivo di oltre 16 grammi, già confezionate e pronte per essere immesse sul mercato.

Tale sostanza era stata nascosta all’interno di un armadio nella camera da letto unitamente a una confezione in cellophane con all’interno altri grammi 9 della stessa sostanza stupefacente.

Le operazioni sono state estese anche al piano superiore dell’immobile dove, dentro a uno stanzino, su una scrivania, è stato trovato altro materiale presumibilmente da utilizzare per il confezionamento e “taglio”, appunti vari con nomi e cifre riconducibili all’attività di spaccio.

Tutta la droga insieme al materiale rinvenuto, per un valore di circa 3.000 euro, una volta immessa sul mercato, è stato sottoposto a sequestro.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato arrestato e come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto agli arresti domiciliari.
Naturalmente, essendo il procedimento ancora nella fase delle indagini preliminari, la persona arrestata, sebbene in flagranza di reato, è da ritenersi sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.



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