Picchiava e umiliava ripetutamente la moglie ed i figli, arrestato 64enne

L’uomo, nel corso degli anni, avrebbe controllato gli orari di entrata ed uscita della moglie, pretendendo di essere informato su ogni spostamento

Finisce in arresto un 64enne accusato di avere, per oltre 20 anni, maltrattato e picchiato la moglie ed anche i figli, durante la loro minore età. L’uomo, originario di un paese della Grecìa Salentina, è stato raggiunto nelle scorse ore, da un’ordinanza di misura cautelare ai domiciliari (con braccialetto elettronico) a firma del gip Angelo Zizzari. Secondo il giudice, sussistono le esigenze cautelari ed il pericolo che l’indagato persista nelle condotte aggressive ai danni delle vittime.

L’uomo risponde delle accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

L’interrogatorio di garanzia si svolgerà nella giornata di giovedì. L’indagato, difeso dall’avvocato Sara Grande, potrà fornire la propria versione dei fatti o avvalersi della facoltà di non rispondere.

Le indagini, coordinate dal pm Luigi Mastroniani e condotte dai carabinieri della locale stazione, hanno preso il via dalla denuncia della donna. I fatti, in base a quanto riferito dalla persona offesa, si sarebbero verificati a partire dal 1999 e fino al 2023, in una paese della Grecìa Salentina. E sarebbe emerso come l’uomo, in preda ad attacchi d’ira, avrebbe minacciato di morte e maltrattato la moglie. Spinto dalla gelosia, avrebbe insultato e percosso la donna, provocandole lesioni al braccio ed alla scapola. Come accaduto nell’aprile del 2019, quando l’avrebbe sbattuta contro un muro. Invece, nel mese di aprile del 2023, l’avrebbe scaraventata contro la porta dello sgabuzzino della tavernetta. La donna sarebbe stata costretta ad allontanarsi dalla propria abitazione ed a chiedere ospitalità ai suoi conoscenti.

Non solo, poiché l’uomo, nel corso degli anni, avrebbe controllato gli orari di entrata ed uscita della moglie, pretendendo di essere informato su ogni spostamento e sulle persone ed i luoghi frequentati, aspettandola nei pressi del posto di lavoro e della palestra.

Come detto, avrebbe anche umiliato i figli, quando vivevano nell’abitazione familiare, percuotendoli con schiaffi e calci. E li avrebbe minacciati con frasi del tipo: “vi faccio saltare in aria … vedete che vi tocca … ve la faccio pagare …”, creando un clima di angoscia e paura all’interno delle mura domestiche.



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