Cammina per le strade di Nardò con una roncola, arrestato si giustifica: “mi serve per il lavoro nei campi”

Un nigeriano di 24 anni, senza fissa dimora, è stato arrestato dagli agenti di polizia del commissariato di Nardò per porto d’arma in luogo pubblico e resistenza a pubblico ufficiale

Camminava tranquillamente per le strade di Nardò, stringendo tra le mani un machete. Un’arma che non poteva passare “inosservata” tant’è che qualcuno ha composto il 112 e ha raccontato agli uomini della sala operativa di aver notato, non lontano dall’ospedale, un uomo di colore armato di machete. Poco prima era stato avvistato in un’altra via del paese. Stessa scena.

L’orologio aveva da poco segnato le 11.30, quando gli agenti del locale commissariato sono giunti sul posto e hanno visto con i propri occhi quanto ‘descritto’ nella segnalazione. L’uomo stava tranquillamente passeggiando con in mano l’arma solo che, quando ha notato le volanti, ha rallentato l’andatura, forse per non destare ulteriori sospetti. Il passo è cambiato quando è stato invitato dai poliziotti a fermarsi. A quel punto si è allontanato tra le auto in transito, mentre pronunciava frasi incomprensibili e sempre tenendo salda in pugno l’arma.

Gli agenti, scesi dalla macchina, hanno continuato a seguirlo con cautela, invitandolo a fermarsi e a lasciare la roncola, ma lo sconosciuto, vistosi alle strette, ha iniziato a brandirla per scacciarli. Il tutto in punto “trafficato” e pieno di passanti. Per proteggerli e garantire la loro incolumità, gli agenti sono riusciti  a circondare l’uomo. Con calma, con parole rassicuranti e senza mai avere un contatto fisico, sono riusciti a convincerlo a posare l’arma e a farlo entrare in macchina. Direzione  Commissariato  per gli accertamenti di rito.

L’uomo, un 24enne di nazionalità nigeriana, in Italia senza fissa dimora, ha giustificato il possesso del machete dicendo che lo usa abitualmente per lavorare nei campi.

Una volta concluse le formalità, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato . per porto d’arma in luogo pubblico, resistenza a pubblico ufficiale, tentato delitto e lesioni. E su disposizione del magistrato di turno è stato condotto presso la casa circondariale “Borgo San Nicola”.

Nelle scorse si è svolto il processo per direttissima. Il giudice ha anzitutto convalidato l’arresto. Ed ha accolto l’istanza di patteggiamento avanzata dall’avvocato Andrea Starace, condannando l’imputato a 8 mesi di reclusione e rimettendolo in libertà.



In questo articolo: