Minorenne con disabilità, violentato per cinque anni? Assolto il patrigno 

L’uomo è stato assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, dal reato di violenza sessuale. Era difesa dall’avvocato Massimo Bellini

Arriva l’assoluzione, al termine del processo, per un 37enne accusato di aver violentato, in più occasioni, il figlio minorenne della convivente con disabilità intellettiva.

L’uomo è stato assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, dal reato di violenza sessuale, nelle scorse ore, dai giudici della prima sezione collegiale. Non solo, poiché è stata dichiarata la perdita di efficacia della misura applicata nei suoi confronti. L’imputato era difeso dall’avvocato Massimo Bellini.

I fatti si sarebbero verificati a partire dal 2016 e fino a gennaio del 2021.

Secondo l’accusa, il patrigno avrebbe abusato sessualmente, per cinque lunghi anni, del ragazzo (13enne all’epoca dei fatti ed ora maggiorenne), figlio della convivente e affetto da disabilità intellettiva, seppur di tipo lieve-moderato.

Venivano contestati baci e palpeggiamenti contro la volontà del minore. Non solo, poiché il 37enne lo avrebbe violentato in varie circostanze.

In seguito, la madre del ragazzo che ha raccolto le confidenze del figlio, ha sporto denuncia presso i carabinieri della  stazione locale e sono scattati i primi accertamenti investigativi, sfociati nell’apertura di un procedimento penale. Il ragazzo è stato anche ascoltato nel corso dell’incidente probatorio.

Al termine del processo, però, è arrivata l’assoluzione per il patrigno.



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