Estorsioni ai commercianti nonostante gli arresti domiciliari? Assolto 44enne di Trepuzzi

Il collegio della seconda sezione penale (Presidente Pietro Baffa) ha ritenuto Emiliano Vergine non colpevole dell’accusa di estorsione con l’aggravante dell’associazione mafiosa.

Era accusato di una serie richieste estorsive verso i commercianti locali e per un 44enne di Trepuzzi arriva l’assoluzione. Il collegio della seconda sezione penale (Presidente Pietro Baffa) ha ritenuto Emiliano Vergine non colpevole dell’accusa di estorsione con l’aggravante dell’associazione mafiosa.Accolta, dunque, la richiesta di assoluzione invocata dall’avvocato Rita Ciccarese, difensore dell’imputato.

Il pm Alberto Santacatterina, invece, ha invocato la condanna a 9 anni di reclusione. Ricordiamo che per questa causa, Emiliano Vergine è a piede libero, dopo l’istanza presentata dalla difesa nei mesi scorsi e dopo una detenzione in carcere di circa un anno.

Emiliano Vergine venne arrestato dai Carabinieri del nucleo operativo di Campi Salentina nel luglio del 2019.

I fatti

All’epoca dei fatti, il trepuzzino si trovava ai domiciliari e nonostante ciò, secondo gli investigatori, aveva in pugno numerosi esercenti che, consapevoli dell’importanza che aveva nella malavita locale, lo assecondavano, soddisfando tutte le sue richieste: da semplici merci alla cena.

Commercianti di vestiti, mobilifici, fruttivendoli ed attività ristorative erano i suoi bersagli, a cui chiedeva “aiuto” per acquistare i beni che poi non venivano mai pagati. Non solo il conto veniva considerato chiuso senza “cacciare” un euro, ma il 44enne aveva anche “avvertito” tutti coloro che aveva in pugno: qualora i carabinieri avessero fatto domande sul suo comportamento, le vittime avrebbero dovuto rispondere che gli ordini erano stati fatti dalla moglie e che venivano sempre e regolarmente onorati. Accuse, occorre ricordare, tutte cadute al termine del processo.

Nel 2003, Emiliano Vergine era stato condannato per associazione mafiosa. Nel 2016, ha maturato un’altra condanna, per traffico di stupefacenti.