21enne violentata da un conoscente in una stradina nel centro del paese? Assoluzione per un 23enne

Al termine del processo con il rito abbreviato, il gup Anna Paola Capano ha assolto l’imputato “perché il fatto non sussiste”

Arriva l’assoluzione con formula piena per un 23enne accusato di aver violentato una 21enne, sua concittadina, per le vie del centro storico di un paese dell’entroterra salentino.

Al termine del processo con il rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo) condizionato all’ascolto del consulente tecnico di parte, il gup Anna Paola Capano ha assolto l’imputato “perché il fatto non sussiste”, con sentenza e motivazione contestuale emessa ieri. È stata dunque accolta l’istanza della difesa rappresentata dagli avvocati Luigi e Roberto Rella e Francesco Cazzato. In base alla tesi difensiva ed alla certificazione prodotta dal consulente tecnico, il rapporto tra i due coetanei sarebbe stato consenziente. Invece, la persona offesa che si era costituta parte civile con l’avvocato Gabriella Cafaro, aveva presentato la certificazione del pronto soccorso, in cui si parlava di un’escoriazione al gomito e di arrossamenti nelle parti intime, giudicati guaribili in venti giorni.

Il pm Luigi Mastroniani ha invocato la condanna alla pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di violenza sessuale e lesioni personali.

I fatti risalgono al  5 marzo del 2023 e hanno preso il via dalla denuncia della persona offesa. Secondo l’accusa, il 23enne dopo essersi appartato con la coetanea, in una stradina del centro del paese (dopo essersi allontanati da un locale), avrebbe abusato di lei.

Al termine del processo con rito abbreviato condizionato, conclusosi in queste ore, è arrivata, invece,  l’assoluzione dell’imputato.



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