
Si conclude con l’assoluzione definitiva, dopo la condanna a 7 anni di reclusione in primo grado, la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Luigi Pepe, ex presidente dell’Ordine dei medici di Lecce, sulle presunte pressioni esercitate sul Centro Imid di Campi Salentina (chiuso nel 2014) e sul dirigente Mauro Minelli, al fine di “costringerlo” a dimettersi.
Nella serata di ieri, venerdì 17 Gennaio 2025, la VI Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione ha confermato il verdetto della Corte d’Appello di Lecce (presidente Domenico Toni) che aveva riformato la sentenza di primo grado ed assolto Luigi Pepe “perché il fatto non sussiste” dai reati di concussione, abuso d’ufficio e tentata violenza privata.
I giudici della prima sezione collegiale (presidente Valeria Fedele) avevano condannato Luigi Pepe a 7 anni di reclusione ed avevano disposto anche una provvisionale di 20mila euro (oltre al risarcimento del danno in separata sede) in favore di Mauro Minelli e il risarcimento di 5 mila euro per una ex paziente di Minelli, entrambi parti civili nel processo.
La Corte d’appello, ad aprile 2024, accolse i motivi espressi dalla difesa, assolvendo Pepe da tutti i reati a lui ascritti, sottolineando come tutte le azioni intraprese dall’Ordine dei Medici di Lecce e dal suo Presidente dell’epoca fossero “non solo formalmente, ma anche sostanzialmente legittime” e che fossero rivolte all’esclusivo scopo istituzionale della tutela dei pazienti, oltre che della categoria dei medici, allo scopo di “ricostituire la fiducia dei cittadini in ordine al rispetto da parte dei medici dei propri doveri deontologici e alla correttezza delle pubblicità da questi poste in essere”.
Il Procuratore generale di Lecce, Salvatore Cosentino e il medico Mauro Minelli, con l’avvocato Giuseppe Fornari, avevano proposto ricorso per Cassazione, chiedendo l’annullamento della sentenza di assoluzione; il Pm presso la Corte di Cassazione chiedeva il rigetto dei ricorsi.
Grande soddisfazione è stata espressa dai difensori dell’imputato, avvocati Luigi Covella e Vanessa Pepe, e dallo stesso dott. Luigi Pepe, “consapevole di aver sempre agito a tutela della categoria dei medici e dei cittadini che, legittimamente, avanzano istanze di tutela della loro salute. Nonostante ciò, e nonostante il suo carattere notoriamente forte, Pepe era stato profondamente segnato dall’ingiusta condanna subita in primo grado. Ora, con l’assoluzione in via definitiva, ritrova finalmente la sua serenità”.
Grande gioia e vicinanza è stata espressa nei suoi confronti dall’attuale Presidente dell’Ordine dei Medici, De Maria, da numerosissimi colleghi e dalle persone che hanno sempre creduto in lui e nella Giustizia che, seppur con i suoi tempi, è arrivata.