
Arriva l’assoluzione per sei medici finiti sotto processo per la morte di un paziente avvenuta all’ospedale Vito Fazzi, il 3 febbraio del 2015.
Il gup Cinzia Vergine, al termine del rito abbreviato, ha assolto i “camici bianchi” dall’accusa di omicidio colposo.
Anche il pm Elsa Valeria Mignone aveva chiesto l’assoluzione non rilevando un nesso causale, tra la morte dell’uomo e la condotta dei medici. Così come gli avvocati Andrea Quacquarelli e Luigi Covella, difensori dei sei imputati.
Secondo l’iniziale accusa, i medici del Vito Fazzi non avrebbero monitorato adeguatemente nel decorso operatorio, le condizioni di salute del paziente, V.G., 71 anni, con patologie pregresse. L’uomo venne sottoposto ad un intervento chirurgico il 28 gennaio del del 2015, per la sostituzione della valvola aortica. Il paziente venne poi trasferito al reparto di Terapia Intensiva il 3 febbraio e morì nel primo pomeriggio, per l’aggravarsi delle condizioni di salute. In seguito, i familiari della vittima presentarono una denuncia che diede avvio all’inchiesta.
Invece, dall’analisi della documentazione medica in atti, secondo la difesa, appare evidente che la situazione clinica del paziente sino al 3 febbraio del 2015 era stabile, e che alla minima variazione clinica (lieve affanno – dispnea) avvenuta nella mattinata, si è provveduto ad eseguire gli accertamenti necessari, tra cui l’ecocardiogramma.