Erano le 7.45 del 19 maggio 2012, quando la tranquillità di una giornata come tante altre era stata interrotta da un’esplosione terribile che ha poi lasciato l’Italia intera nel silenzio, quello doveroso di fronte ad un gesto così vile che è costato la vita a Melissa Bassi, studentessa poco più che 16enne ed ha segnato in maniera indelebile quella di altre 9 persone tra studentesse e passanti ferite, alcune anche in modo grave, dalla deflagrazione del potente ordigno comandato a distanza. Il ricordo di quel boato, le immagini terrificanti delle ragazze dell’istituto, le sirene delle ambulanze, la disperazione di chi, impotente, ha assistito ad una scena che, fino a quel momento, sembrava non potesse mai toccare quella scuola di provincia dedicata a Giovanni Falcone ed a sua moglie Francesca Morvillo, tra l’altro a pochi giorni di distanza dalla strage di Capaci in una coincidenza che fa rabbrividire. Per quell’attentato fu condannato all’ergastolo, a giugno dello scorso anno, Giovanni Vantaggiato, imprenditore di copertino. Il massimo della pena, il carcere a vita per strage aggravata dalla finalità terroristica. Il minimo per chi ha invocato giustizia, per la famiglia di Melissa, che ha perso senza un motivo l’unica figlia. Per le studentesse ferite che hanno dovuto ricominciare da zero.
Tra poche ore, esattamente domani, inizierà davanti alla Corte d’Assise di Appello di Lecce il processo a carico di del 70enne, reo confesso, detenuto nel carcere di Lecce. Il suo legale, Franco Orlando, come spiegato all’ Adnkronos chiederà che venga rinnovata l'istruttoria dibattimentale del primo grado per quanto riguarda la questione della capacità di intendere e di volere". La richiesta di una perizia psichiatrica, proprio per valutare la lucidità al momento del fatto, non venne accolta dalla Corte d'Assise di Brindisi. Per la difesa, inoltre, la sentenza va "riformata per l'insussistenza dell'aggravante della finalità terroristica" contestata insieme al reato di strage.
Si tratta comunque di un processo molto atteso, soprattutto perché potrebbe far luce su alcune domande rimaste ancora senza risposta.
