Venerdì l’autopsia sul corpo di Emanuele Cesari. S’indaga per omicidio volontario

L’incarico verrà conferito dal Pubblico Ministero Maria Vallefuoco al medico legale Alberto Tortorella. Alla luce della morte l’inchiesta prende una piega differente adesso si indagherà per omicidio volontario.

Non ce l’ha fatta Emanuele Cesari, il 37enne di Melissano rimasto gravemente ferito in un attentato rivolto alla sua persona, consumatosi nella serata del 21 marzo scorso proprio nel comune del Sud Salento in cui l’uomo risiedeva.

Nonostante il soccorso immediato da parte dei sanitari e un lungo intervento chirurgico a cui era stato sottoposto, l’uomo, nella mattinata di ieri, è deceduto presso l’ospedale “Francesco Ferrari” di Casarano. Troppo gravi le ferite riportate in alcuni organi vitali.

Il Pubblico Ministero, Maria Vallefuoco conferirà l’incarico per l’esame autoptico venerdì mattina e sarà svolto dal medico legale Alberto Tortorella.

I familiari di Emanuele Cesari sono assititi dall’avvocato Mario Coppola.
Alla luce del decesso di Cesari l’inchiesta prende una piega differente. S’indaga, infatti,  per omicidio volontario, poiché appare chiaro che gli attentatori volessero uccidere il 37enne.

Di concerto con la Procura Ordinaria, si occuperanno presumibilmente delle indagini anche gli uomini dell’Antimafia, ma è ancora da chiarire se e in che modo, dietro  l’attentato, vi sia stata la mano della criminalità organizzata del Basso Salento.

Potrebbe trattarsi di un regolamento di conti tra bande rivali per il controllo del territorio in relazione allo spaccio di stupefacenti e ad uno “sgarro” da vendicare; oppure una guerra tra clan locali capeggiati da nuove leve criminali, dopo lo scioglimento della diarchia “Montedoro-Potenza” e l’uccisione di quest’ultimo .

A tal proposito, ieri mattina si è svolta l’udienza preliminare “Diarchia”. Tommaso Montedoro, collegato con l’aula della Corte d’Assise in videoconferenza dal carcere di Voghera, sarà processato con il rito abbreviato.

Ad ogni modo non si escluderebbe un collegamento con le tre intimidazioni verificatesi a Casarano dei giorni scorsi, su cui indaga il Pubblico Ministero Guglielmo Cataldi.

In base ai primi accertamenti e all’ascolto dei testimoni, Cesari sarebbe stato sparato da un auto con a bordo due persone,  nei pressi di un chiosco di panini. Nella zona, però, non sarebbero presenti le telecamere di videosorveglianza e ciò renderebbe più difficili le indagini.



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