Piccolo miracolo allo Splash di Gallipoli, due angeli salvano una bambina che si era sentita male

Due angeli custodi salvano una bambina di quattro anni. Si era sentita male, probabilmente a causa di una congestione, mentre stava giocando in una delle piscine dello Splash. Ora sta bene

Capita spesso, purtroppo, che una giornata tranquilla e spensierata si trasformi in una tragedia, che strade e spiagge diventino teatro di drammi. È accaduto poche ore fa a Sperlonga, dove una ragazzina di 13 anni ha perso la vita nella piscina di un hotel a quattro stelle, dove stava trascorrendo le vacanze insieme alla famiglia. Il peggio sembrava passato. Un turista americano era riuscita a tirarla fuori dal fondo della vasca, dopo che era stata risucchiata dal bocchettone d’aspirazione, ma il suo cuore ha smesso di battere nella notte al policlinico “Gemelli” di Roma dove era stata ricoverata.

Accade meno raramente e per questo merita di essere raccontato che una tragedia che sembrava già scritta si concluda con un lieto fine. La bella storia di paura, ma anche di speranza arriva dallo Splash di Gallipoli, dove una bambina di quattro anni è stata salvata da due angeli custodi speciali: Mario Vecchio, uno dei responsabili del parco acquatico più rinomato del Sud Italia e una dottoressa di Ginecologia dell’Ospedale di Galatina che si trovava lì per caso.

La ricostruzione dell’accaduto

La piccolina stava giocando in una delle piscine della struttura, quando improvvisamente si è sentita male e si è accasciata in acqua. Un bagnino ha capito subito che qualcosa non andava e si è precipitato per aiutarla.

Sono stati momenti interminabili, quando drammatici. Il viso era di un colore bluastro-violaceo, cianotico e la bambina sembrava non respirare più. Immediatamente è scattato l’allarme via-radio e nel giro di pochi minuti la vasca era circondata di persone pronte ad aiutarla in attesa dell’arrivo del 118, chiamato da alcuni dei presenti.

Fortuna ha voluto, come detto, che nei paraggi ci fosse un medico che stava trascorrendo una giornata all’Acquapark insieme alla famiglia. Aiutata da Mario Vecchio, la donna ha praticato la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco alla piccola. Quando sembrava che tutto fosse perduto, ha cominciato a dare segni di vita, a respirare tra la commozione dei genitori, originari di Palmariggi e del capannello di bagnanti increduli, convinti di aver assistito ad un piccolo miracolo, uno di quelli a cui non siamo abituati ad assistere.

Nel frattempo, l’ambulanza ha raggiunto il Parco e ha accompagnato la bimba all’Ospedale di Gallipoli per tutti gli accertamenti del caso. La causa? Probabilmente una congestione, unita al caldo di queste ore.



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