
In Albania si continua a scavare per salvare le persone rimaste sotto le macerie del terremoto di magnitudo 6,5 che nel cuore della notte del 26 novembre ha devastato il Paese delle Aquile. Ma la terra continua a tremare, rendendo ancor più difficili le operazioni della task-force scesa in campo per aiutare una popolazione ferita nel cuore. Il bilancio è drammatico: 40 morti, tra cui quattro bambini piccoli. 650 feriti e migliaia di sfollati. Tra le vittime anche la fidanzata del figlio del premier Edi Rama, che ha perso la vita con la sua famiglia.
Tra i primi Paesi a tendere la mano c’è l’Italia e anche dal Salento una squadra di Vigili del Fuoco e della Protezione Civile sono ‘volati’ a Durazzo. L’esperienza e la professionalità dei Caschi Rossi e dei volontari (“angeli” di tante tragedie come Amatrice e Rigopiano) saranno utili nelle città più colpite dal sisma, impreparate ad eventi così catastrofici come ammesso dal console Adrian Haskaj che, in lacrime, ha voluto ringraziare i soccorritori italiani che, in una triste corsa contro il tempo, scavano a mani nude pur di trovare persone ancora vive.
«Non ho parole, mi sono commosso più di una volta per questa fratellanza. Noi non abbiamo esperienzaabbiamo bisogno di aiuto», ha dichiarato.
Ma chi non può dare una mano sul posto, lo fa da lontano. Come il Bar Baldieri&Salato, uno dei punti di ritrovo dei giovani nella Galleria Mazzini, che ha voluto dare il via ad una gara di solidarietà per gli amici, anzi per i fratelli colpiti da una tragedia difficile da prevedere, giunta inaspettata poco prima dell’alba.
«Giovedì 28 e venerdì 29, si legge sulla pagina facebook ufficiale, organizzeremo una raccolta di vestiti e di generi di prima necessità da spedire in Albania. A chiunque parteciperà verrà offerto simbolicamente un caffè di ringraziamento presso la nostra caffetteria». L’appello non è rimasto inascoltato. In poche ore, la Galleria nel cuore commerciale di Lecce era piena di pacchetti, di scatoloni, di buste piene di abiti, coperte e alimenti.
Il Salento, nei momenti di difficoltà, ha sempre dimostrato di avere un cuore grande e una generosità che non conosce confini. Anche in questo caso, sono state tante, tantissime le persone che hanno sposato l’iniziativa del bar. E anche altri esercizi commerciali hanno deciso di seguire il bell’esempio come il Life Lounge Bar di Novoli. Una dimostrazione che solo uniti, solo insieme, solo uno accanto all’altro si possono fare cose impensabili, inimmaginabili. E restituire il sorriso ad un popolo che ora piange.Sursum corda.
Ph. Raffaele Longo