Estate vuol dire sole, caldo, mare e vacanze. Ma anche controlli delle Forze dell’ordine al fine di garantire la legalità in un periodo dell’anno che forse conta più violazioni a determinate norme di legge.
Così, una nuova operazione è stata effettuata dalla Guardia Finanza di Gallipoli, con il supporto logistico dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo, grazie alle moderne funzionali del sistema di videosorveglianza denominato “Torri Costiere Vedette della Legalità”.
Tre pescatori di frodo sono finiti nelle maglie dei controlli, intenti com’erano ad effettuare attività illecita all’interno della riserva marina di Porto Cesareo.
Al termine delle operazioni dei Baschi verdi, sono stati sequestrati due gruppi di bombole completi di erogatori, oltre al natante impiegato come unità di appoggio. Il frutto del pescato? Ben 2000 ricci che sono stati ributtati subito dopo in mare poiché ancora vivi.
L’operazione è cominciata questa mattina alle prime ore, sin dalle 5, nelle acque della riserva marina in località Torre Lapillo, al largo del Bacino Grande.
Il capillare sistema di videosorveglianza in dotazione al Consorzio di Gestione dell’Amp, ha pertanto consentito di monitorare accuratamente i movimenti dei bracconieri, sino all’intervento dei militari della Guardia di Finanza mediante l’utilizzo sia di una pattuglia a terra che di un natante in mare. L’attività coordinata ha permesso ai militari di cogliere i pescatori di frodo in flagranza di reato.
Ai pescatori forse era “sfuggito” che nei mesi di maggio e giugno vige il fermo biologico per la pesca del riccio, una pratica che è comunque vietata all’interno della riserva.
L’attenzione, va detto, resta sempre alta a tutela dell’ecosistema marino.
