Il cadavere di Castro potrebbe avere un nome: quello di un avvocato sparito in Albania

Potrebbe appartenere a Besnik Muço, avvocato 54enne di origini albanesi il corpo recuperato nelle acque di Castro. Era scomparso lo scorso 6 novembre a bordo di un traghetto della linea Adria Ferries che da Durazzo era diretto a Bari.

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Il timore di non riuscire a dare un nome al corpo senza vita recuperato nel mare di Castro poi un sospetto che ha portato la procura di Macerata direttamente in Salento. Qualcosa di più di un’ipotesi. L’uomo senza identità potrebbe essere Besnik Muço, avvocato di origine albanese scomparso nel nulla lo scorso 2 novembre.

Un mistero nel mistero

Il 54enne, ex Procuratore generale a Tirana, era partito da Durazzo diretto a Bari, dove non è mai arrivato. Durante il lungo viaggio è successo qualcosa su cui ora si sta tentando di far luce. Avrebbe fatto il check-in e poi, poco dopo la partenza, alle 23.00, il suo cellulare è stato spento. Da quel momento non si è più riacceso e dell’avvocato si sono perse le tracce. E dato che si trattava di un rifugiato politico, scappato da un regime che aveva perseguito, il fatto ha acceso subito un campanello di allarme.  A bordo del traghetto, ancorato nel porto del capoluogo pugliese, la polizia ha recuperato una felpa e una borsa con alcuni documenti tra cui la carta di identità, italiana e albanese. La moglie Raimonda, che ha allertato i carabinieri preoccupata di non riuscire a mettersi più in contatto con il marito, ha confidato di non essere a conoscenza del fatto che sarebbe tornato in Italia quel giorno, peraltro in traghetto dato che solitamente viaggiava l’aereo.

I tempi coincidono e le correnti di quei giorni potrebbero aver fatto il resto, ma nessuno si sbottona prima di avere in mano delle certezze che si tratti di quell’uomo scomparso in circostanze altrettanto misteriose. La procura di Macerata, dove Muço viveva da molti anni con la sua famiglia, ha chiesto l’esame del Dna per stabilire se il cadavere affiorato nel mare di Castro sia dell’avvocato che, da qualche anno, era tornato nel Paese delle Aquile dove aveva aperto uno studio, insieme ad un socio, a pochi passi dall’ufficio della procura. Il lavoro andava bene, e periodicamente Muço tornava a Macerata dalla sua famiglia.

La Procura di Tirana, invece, sta indagando per sequestro di persona dopo la denuncia del fratello dello scomparso.



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