Cancelliere sospeso per sei mesi: fu complice del giudice onorario arrestato per una mazzetta?

Il gip del Tribunale di Potenza ha emesso il provvedimento nei confronti di Amedeo Donno, 49 anni, di Sogliano Cavour accusato di concussione, in concorso con il got Marcella Scarciglia.

Arriva la sospensione per sei mesi nei confronti di un cancelliere del Tribunale civile di Lecce. Il giudice Ida Iura del Tribunale di Potenza (competente per i reati attributi ai magistrati leccesi) ha emesso il provvedimento nei confronti di Amedeo Donno, 49 anni, di Sogliano Cavour.

In precedenza, il pm Paola Mandurino ha invocato la misura interdittiva per 1 anno. Successivamente si è tenuto l’interrogatorio di garanzia. L’indagato, assistito dall’avvocato Donato Mellone, ha respinto gli addebiti. Il gip, dopo l’interrogatorio, ha ritenuto di applicare la misura interdettiva per la durata di 6 mesi. Amedeo Donno risponde dell’ipotesi di reato di concorso in concussione, in concorso con il got Marcella Scarciglia.

L’inchiesta

Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Poala Guglielmi (gli atti sono stati poi trasmessi alla Procura di Potenza) il cancelliere avrebbe in qualche maniera fatto da tramite, tra un perito grafologo – che ha denunciato i fatti – ed il giudice onorario Marcella Scarciglia, 44 anni di Veglie. L’uomo era addetto alla firma dei decreti di liquidazione, da inviare agli avvocati tramite pec, per il pagamento dei consulenti. Una volta che il denunciante si è recato da lui, per chiedere informazioni su un decreto che lo interessava, il cancelliere gli avrebbe risposto di passare prima dalla stanza del giudice onorario.

Il got Marcella Scarciglia venne arrestata e condotta in carcere nel giugno del 2018, poiché accusata di avere ottenuto una mazzetta da 1.500 euro. Dopo l’udienza di convalida dinanzi al gip, ottenne i domiciliari e nel mese di settembre tornò a piede libero dopo l’istanza presentata dall’avvocato Giuseppe Corleto.



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