Incendio ed estorsione ai danni del ristorante “Osteria la Riviera” di Gallipoli, chiusa l’inchiesta. Quattro indagati

La Procura, nelle scorse ore, ha chiuso le indagini sul rogo al locale “Osteria La Riviera” avvenuto il 13 agosto dello scorso anno.

Quattro indagati per l’attentato incendiario a un locale del centro di Gallipoli. Il pubblico ministero Donatina Buffelli, nelle scorse ore, ha chiuso l’inchiesta sul rogo al ristorante “Osteria La Riviera” avvenuto il 13 agosto dello scorso anno.

Risultano indagati i fratelli gallipolini: Marco Greco, 50enne, titolare del locale adiacente “Cafè del Mar” e Marcello Greco, 54enne, titolare del ristorante “Buena Vista”; Nicola Borrega, 43 anni di Gallipoli (cognato di Marco Greco); Petre Enea, 38enne di origini rumene, domiciliato a Lecce. Rispondono delle accuse di incendio aggravato ed estorsione.

I due Greco sono difesi dall’avvocato Speranza Faenza che nella mattinata odierna depositerà una corposa memoria difensiva per dimostrare l’estraneità dei propri assistiti alle accuse. Invece, Nicola Borrega è difeso dal legale Renato Magni. Il legale rappresentante de “L’Osteria La Riviera” (parte offesa nel procedimento) è difeso dall’avvocato Riccardo Giannuzzi.

Le accuse

Secondo l’accusa, Marco e Marcello Greco, titolari di esercizi commerciali adiacenti al ristorante “Osteria La Riviera”, assieme a Nicola Borrega, commissionarono il raid incendiario a Petre Enea. L’autore materiale dell’attentato, durante la notte, mandò in frantumi la finestra laterale del locale con un sasso. E poi, incendiò sedie, tavoli e infissi, spargendo del liquido infiammabile. I sospetti si concentrarono presto su Marcello Greco, dopo che il Consiglio di Stato aveva rigettato una sua richiesta di sospensione urgente dell’attività de “l’Osteria La Riviera”. In seguito all’incendio, i proprietari di quest’ultima furono costretti ad interrompere temporaneamente l’attività e a chiudere la parte del locale con vista sul mare.



In questo articolo: