
Tre colpi di pistola, esplosi quando le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 3.00, hanno interrotto il silenzio della notte. Toccherà ai Carabinieri cercare di ricostruire quanto accaduto a Monteroni di Lecce, quando sconosciuti (sempre che ad agire sia stata più di una persona) hanno preso di mira l’abitazione di un 39enne, ai domiciliari per spaccio di droga.
Una volta scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i militari dell’arma che hanno dato il via alle indagini. Nessuna pista, almeno per il momento, può essere esclusa. Certo è che il “messaggio”, se si tratta di intimidazione, è rimasto impresso sulla persiana dell’abitazione del giovane che, a quell’ora, stava dormendo.
Gli uomini dell’arma, dopo i rilievi del caso, stanno cercando nella zona le telecamere di videosorveglianza che possano aver ripreso almeno la fuga degli ‘sconosciuti’, partendo dall’orario in cui si è verificato l’episodio.
“Quanto accaduto nelle scorse ore ci lascia profondamente scossi. Si tratta di un episodio grave e inaccettabile, ma voglio sottolineare con forza che si tratta di un fatto isolato, un gesto sconsiderato che non rappresenta Monteroni né la sua comunità. La nostra città è fatta di persone perbene, di famiglie che ogni giorno contribuiscono con il loro impegno alla crescita e al benessere del territorio. Non possiamo permettere che singoli episodi oscurino la bellezza e la ricchezza umana e sociale che contraddistingue Monteroni” ha dichiarato la prima cittadina Mariolina Pizzuto che ha voluto esprimere la sua fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, certa che faranno piena luce su quanto accaduto e che il responsabile verrà presto individuato e assicurato alla giustizia.
“Continueremo a lavorare per garantire sicurezza e serenità alla nostra comunità, senza lasciarci intimidire da chi sceglie la violenza invece del rispetto delle regole e della convivenza civile” ha concluso.