
Patteggiano i tre cittadini di etnia Rom che “occuparono” per diversi mesi una masseria.
Il got Domenico Greco ha accolto la richiesta avanzata dall’avvocato Raimondo Manno per I.V., 26enne ed M.D., 25 anni. Sono stati entrambi condannati ad 1 anno e 6 mesi e 463 euro di multa, con sospensione della pena e non menzione. Il loro legale aveva in precedenza “concordato” il patteggiamento con il pm Donatina Buffelli.
A.S. 55 anni; A.D. 58enne ed M.I. 47enne sono, invece, già finiti sotto processo e l’udienza è fissata per il mese di aprile, per l’assegnazione del procedimento ad un altro giudice. Rispondono dei reati continuati ed aggravati di “invasione di terreni ed edifici” e “furto di energia elettrica”. Anas si è intanto costituita parte civile.
I fatti si sarebbero verificati tra novembre del 2016 ed aprile del 2017, quando la masseria finì sotto sequestro.
La vicenda finì alla ribalta mediatica nazionale (se ne occuparono la trasmissione televisiva “Le Iene” e quella radiofonica “La Zanzara”) e divenne un caso politico, dopo la denuncia di un 76enne di San Pietro in Lama che dichiarò di non avere mai potuto mettere piede nella sua proprietà, dopo averla ereditata da una sorella. Si trattava della masseria “Nuova Tenuta Immacolata” situata sulla strada che da Villa Convento conduce a Novoli.
Secondo l’accusa, i cinque (assieme ad un’altra ventina di occupanti) avrebbero manomesso i cavi della pubblica illuminazione, eseguendo degli allacci abusivi. In particolare, dopo aver tranciato e danneggiato un cavo della fibra ottica, si sarebbero collegati al cavo di alimentazione di una lampada a palo. Questa “operazione” avrebbe provocato un sovraccarico della linea ed un malfunzionamento dell’impianto di illuminazione della rampa di accesso alla tangenziale.