Lunga serie di violenze psicologiche verso la figlia. Condannata una 45enne leccese

In questo processo rispondeva di maltrattamenti. In precedenza era stata condannata per stalking verso l’ex marito.

Arriva una nuova condanna, al termine del processo di primo grado a carico di un’insegnante

Il collegio della prima sezione penale (Presidente Annalisa De Benedictis, a latere Elena Coppola e Andrea Giannone) ha inflitto la pena di 4 anni di reclusione (inclusa una precedente condanna a 1 anno e 6 mesi) ad una 45enne di Lecce, per il reato di maltrattamenti. Nei confronti della donna, un’insegnante, è stata disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.

L’imputata è assistita dall’avvocato Luigi Corvaglia e potrà proporre ricorso in Appello.

Le parti civili era tutte assistite dall’avvocato Riccardo Giannuzzi. In loro favore (padre e figlia, ormai maggiorenne) i giudici hanno assegnato una provvisionale di 15mila euro ciascuno, oltre al risarcimento in separata sede.

Ricordiamo che nel febbraio del 2020, il giudice monocratico Stefano Sernia aveva inflitto 1 anno e 6 mesi di reclusione (pena sospesa) all’insegnante, ma in questo caso per stalking verso l’ex marito.

I fatti si sarebbero verificati tra il 2012 ed il 2018. La donna era accusata di una serie di telefonate, insulti, pedinamenti verso il marito, poi confluiti in un primo processo. In seguito vennero a galla altri episodi, che diedero il via ad una nuova inchiesta condotta dal pm Luigi Mastroniani. Nello specifico, si parlava di maltrattamenti verso la figlia, di 12 anni all’epoca dei fatti, che secondo l’accusa sarebbe stata strumentalizzata dalla madre, la quale pretendeva di conoscere, tra le altre cose, i luoghi di incontro con il padre. Arrivando a minacciarla di non mandarla a scuola se non avesse acconsentito alle sue richieste ed a schiaffeggiarla. Va detto che nei confronti della donna, venne prima disposto il divieto di avvicinamento al marito, ai suoi genitori e alla nuova compagna. In seguito, venne raggiunta dal provvedimento di sospensione della potestà genitoriale e in queste ore è arrivata la condanna in primo grado.