Prima cerca di sottrarre il telefonino ad una 17enne e poi si masturba? Condannato un 25enne

Il giudice, che ha riconosciuto un vizio parziale di mente, ha disposto per il 25enne di Bagnolo anche la misura di sicurezza della libertà vigilata per 1 anno

Arriva la condanna per S.M., 25enne di Bagnolo del Salento, accusato di avere prima cercato di sottrarre il telefonino ad una 17enne e di essersi successivamente lasciato andare ad atti di autoerotismo in macchina. L’imputato è stato condannato ad 1 anno e 2 mesi e 360 euro di multa dal gup Marcello Rizzo, dopo il rito abbreviato per i reati di tentato furto e violenza privata.

Non solo, il giudice, che ha riconosciuto un vizio parziale di mente, ha disposto la misura di sicurezza della libertà vigilata per 1 anno. Il 25enne è difeso dagli avvocati Arcangelo Corvaglia e Giangregorio De Pascalis che potranno presentare ricorso in Appello.

L’arresto

S.M. venne arrestato nel settembre del 2020, con l’iniziale accusa di violenza sessuale. In seguito, il gip Sergio Tosi dopo l’udienza di convalida, riqualificò il reato in violenza privata, disponendo i domiciliari con il braccialetto elettronico. Il giudice pur non ritenendo attendibile la versione dei fatti di S.M sostiene che l’episodio di autoerotismo per come descritto dalla vittima, debba qualificarsi come violenza privata, essendo stata la persona offesa costretta, mediante violenza a tollerarne l’esecuzione.

In base alle indagini condotte dal pm Paola Guglielmi, la 17enne si trovava al volante della sua minicar, ferma al semaforo di viale Japigia a Lecce, quando veniva affiancata da un’auto. L’uomo le chiedeva delle informazioni stradali. La 17enne, si fermava poco più avanti, per cercarle su google maps. Mentre forniva le indicazioni, l’uomo afferrava il cellulare della malcapitata. Ma una volta riconosciutolo come il “molestatore di Roma” (in relazione ad episodi pendenti presso il Tribunale della capitale di cui avevano parlato giornali e televisione) gli intimava di restituirle il telefono. Successivamente, S.M. spingendo la 17enne per un braccio, la trascinava dentro la sua auto e cominciava a masturbarsi.

La ragazza riusciva a reagire e recuperato il telefono, scappava via. Ed aveva anche la prontezza di leggere e segnare la targa del veicolo. Gli agenti delle volanti, intervenuti dopo la chiamata della vittima, sono riusciti a risalire all’uomo che, nel frattempo, aveva raggiunto la sua abitazione.

E successivamente per S.M. è scattato l’arresto e si sono aperte le porte del carcere. Era finito già in manette a Roma. Secondo la Procura capitolina, adescava giovani studentesse affermando di essere uno chef in procinto di aprire un ristorante al Colosseo.Così si presentava alle ragazze, principalmente studentesse universitarie, e con la scusa di offrire dei posti di lavoro si faceva dare i loro numeri di telefono.



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