Sentenza di condanna per un bidello accusato di abusi sessuali su due alunne di una scuola primaria. Il gup Marcello Rizzo, al termine del rito abbreviato, ha inflitto la pena di 2 anni con sospensione e non menzione a un 65enne di un paese alle porte di Gallipoli.
L’imputato rispondeva dell’accusa di violenza sessuale aggravata. Il giudice ha comunque riconosciuto l’ipotesi lieve prevista dal codice.
È difeso dagli avvocati Rocco Vincenti e Lanfranco Leo e presenterà ricorso in Appello, ritenendo inattendibili le dichiarazioni delle due vittime. I genitori delle due alunne, invece, si sono già costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Alessandro De Matteis. In loro favore, il gup Rizzo ha disposto il risarcimento del danno di 20 mila euro.
Gli accertamenti investigativi hanno preso il via, dopo la denuncia presentata dai genitori di due ragazzine, presso i carabinieri della locale stazione, guidati dal luogotenente Salvatore Giannuzzi.
L’inchiesta
Gli episodi contestati dal pm Luigi Mastroniani si sarebbero verificati tra i mesi di febbraio e giugno del 2018, all’interno di una scuola primaria dell’hinterland di Gallipoli. Secondo l’accusa, il bidello avrebbe usato il pretesto del massaggio, per avvicinarle ed abusare delle giovani allieve. Riguardo la prima, l’uomo l’avrebbe molestata nel corridoio della scuola e in sala mensa, palpeggiandola nelle parti intime. Anche l’altra presunta vittima, sarebbe stata più volte importunata dal bidello con modalità simili, in prossimità della palestra scolastica dei bagni e della sala mensa.
Durante le indagini, entrambe sono state sentite dal pm dinanzi al gip, nell’ambito dell’ascolto protetto alla presenza di una psicologa, tenutosi presso la Procura dei Minori ed hanno confermato le accuse.