
Si conclude con la condanna a 4 anni e 3 mesi di reclusione, il processo di primo grado che vedeva imputato un 61enne del Basso Salento, istruttore di boxe, accusato di molestie a sfondo sessuale verso tre allieve che all’epoca dei fatti, avevano un età compresa tra i 14 ed i 17 anni.
La sentenza è stata emessa oggi dal collegio della prima sezione (presidente Fabrizio Malagnino, a latere Maddalena Torelli e Marco Marangio Mauro). L’imputato rispondeva dell’accusa di violenza sessuale aggravata.
Il pm Maria Grazia Anastasia, al termine della requisitoria, ha chiesto la condanna alla pena di 7 anni di reclusione.
I giudici hanno condannato l’istruttore anche al risarcimento del danno in separata sede, verso le vittime (due sono ormai maggiorenni) che si erano costituite parte civile con l’avvocato Ruggero Sfrecola. Non solo, sono state disposte anche una serie di pene accessorie.
L’imputato, difeso dagli avvocati Vincenzo ed Antonio Venneri, potrà fare ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza.
L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia delle presunte vittime, attraverso i genitori, nei confronti dell’istruttore di boxe. I fatti si sarebbero verificati fino al mese di giugno del 2023, in palestra o nei pressi della struttura ed anche in macchina. Secondo l’accusa, il 61enne, con la scusa di farle guidare l’auto, avrebbe abusato di una sua allieva 16enne, nonostante le resistenze della giovane vittima. Non solo, le avrebbe mandato messaggi sul cellulare del tipo: “ti bacerei, ma siamo davanti a casa tua e mi trattengo”. E ancora: “il giorno dopo che finisci scuola, ti passo a prendere e facciamo un pomeriggio insieme da soli io e te”.
Il 61enne avrebbe inviato messaggi a sfondo sessuale, oltre a foto a petto nudo, anche a una sua allieva 17enne, pronunciando nei suoi confronti, apprezzamenti del tipo: “che bella pelle che hai, così però mi fai eccitare”. Non solo, poiché le avrebbe dato una pacca sul sedere, approfittando del fatto che fosse di spalle.
E poi, l’istruttore è accusato di avere importunato una 14enne, intenta ad allenarsi in palestra contro un sacco di pugilato. Anzitutto le avrebbe rivolto frasi allusive del tipo: “Tu così vieni vestita? Che sempre maschio sono!”. E in occasione di una trasferta, mentre la ragazza giocava a scacchi con un amico, si sarebbe avvinghiato sul corpo della ragazza. Inoltre, il 61enne avrebbe condotto in macchina, in luoghi appartati, le due ragazze di 14 e 17 anni, affermando : “Mo vi stupro”.
Le tre ragazzine sono state sentite durante l’incidente probatorio, confermando le accuse. L’uomo venne anche raggiunto da un divieto di dimora nel paese delle vittime dal divieto di avvicinamento alle loro abitazioni.
Ed in queste ore, si è chiuso il processo di primo grado con la condanna dell’uomo che potrà fare ricorso in Appello.