Si allontanava dal posto di lavoro per recarsi in hotel? Arriva la condanna per ex direttore medico

Il gup Giovanni Gallo, al termine del processo con rito abbreviato, ha inflitto 8 mesi, pena sospesa,  a Fulvio Pierenzo Indirli, 66 anni di Novoli.

Sentenza di condanna per un medico assenteista, accusato di essersi allontanato dall’ospedale per dedicarsi ad impegni personali.

Il gup Giovanni Gallo, al termine del processo con rito abbreviato che consente lo sconto di pena di un terzo, ha inflitto 8 mesi (pena sospesa) e 400 euro di multa con le attenuanti generiche a Fulvio Pierenzo Indirli, 66 anni, ex Direttore medico dell’unità operativa di Radiodiagnostica presso l’ospedale di Campi. Il giudice ha anche disposto una provvisionale di 1.000 euro e il risarcimento del danno in separata sede, in favore dell’Asl che si era costituita parte civile.

In una scorsa udienza, la Procura ha invocato la pena di 9 mesi nei confronti di Indirli. L’imputato rispondeva del reato di “false attestazioni o certificazioni”, anche se inizialmente il pm Maria Vallefuoco contestava il reato di truffa aggravata.

Fulvio Pierenzo Indirli venne anche licenziato dall’Asl e nelle settimane scorse, il giudice del lavoro ha rigettato il ricorso della difesa.

Nel mese di luglio del 2018, i Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina hanno eseguito un’ordinanza di interdizione di sei mesi dalla professione medica, nei confronti di Indirli.

I fatti contestati si sarebbero verificati tra ottobre e novembre del 2017. Secondo l’accusa, il medico si allontanava per lunghi periodi dal luogo di lavoro, per impegni privati e praticare sport. E si recava presso una struttura alberghiera di Porto Cesareo di sua proprietà, per poi fare ritorno presso la propria abitazione.

I numerosi servizi di osservazione hanno verificato, tramite foto e video-riprese, che l’uomo era solito giungere presso l’ospedale di prima mattina, per poi andarsene poche ore dopo, senza certificare l’assenza “strisciando” l’apposito badge. Il Direttore, poi, rientrava sul luogo di lavoro in orario serale, per poi uscire dopo aver utilizzato la tessera magnetica, certificando, in questo modo, di aver svolto le proprie mansioni per l’intero arco pomeridiano. Il medico venne anche ascoltato dal pm, sostenendo di avere sempre adempiuto alle necessità dell’utenza, nonostante le numerose patologie che da tempo lo affliggevano.

Il medico è assistito dall’avvocato Giuseppe Romano e potrà presentare ricorso in Appello.

La Asl, invece, si è costituita parte civile con l’avvocato Alfredo Cacciapaglia.



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