Si assenta dall’ospedale per recarsi in albergo? Chiesta condanna per un Direttore medico

Nel mese di agosto del 2018, i Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di interdizione di sei mesi dalla professione medica

La Procura chiede la condanna per il presunto medico assenteista di Campi Salentina, accusato di essersi allontanato dall’ospedale per dedicarsi ad impegni personali.

Dinanzi al gup Giovanni Gallo, nel corso del processo con rito abbreviato, il pm Francesca Miglietta ha invocato la pena di 9 mesi nei confronti di Fulvio Pierenzo Indirli, 66 anni di Novoli, ex Direttore medico dell’unità operativa di Radiodiagnostica presso l’ospedale di Campi, successivamente licenziato dall’Asl e per il quale la difesa presentò ricorso.

L’imputato rispondeva del reato di “false attestazioni o certificazioni”, anche se inizialmente il pm Maria Vallefuoco contestava il reato di truffa aggravata.

Il medico è assistito dall’avvocato Giuseppe Romano che, in una scorsa udienza, aveva sollevato una questione di incostituzionalità. La Asl, invece, si è già costituita parte civile con l’avvocato Alfredo Cacciapaglia.

Il giudice ha rinviato al 25 marzo, quando è prevista la discussione della difesa e la sentenza.

L’inchiesta

Nel mese di luglio del 2018, i Carabinieri della Compagnia di Campi Salentina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di interdizione di sei mesi dalla professione medica, nei confronti di Indirli.

I fatti contestati si sarebbero verificati tra ottobre e novembre del 2017. Secondo l’accusa, il medico si allontanava per lunghi periodi dal luogo di lavoro, per impegni privati e si recava presso una struttura alberghiera di Porto Cesarea, per poi fare ritorno presso la propria abitazione.

I numerosi servizi di osservazione hanno certificato, tramite foto e video-riprese, che l’uomo era solito giungere presso l’ospedale di prima mattina, per poi andarsene poche ore dopo, senza certificare l’assenza “strisciando” l’apposito badge.

Il Direttore, poi, rientrava sul luogo di lavoro in orario serale, per poi uscire dopo aver utilizzato la tessera magnetica, certificando, in questo modo, di aver svolto le proprie mansioni per l’intero arco pomeridiano.

Il medico venne anche ascoltato dal pm, sostenendo di avere sempre adempiuto alle necessità dell’utenza, nonostante le numerose patologie che da tempo lo affliggevano.



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