Operazione “Palude”, la Procura chiude le indagini. Contestato il metodo mafioso

Il sostituto procuratore Luigi Mastroniani ha notificato l’avviso nei confronti di: Cosimo Emiliano, 74enne ed i figli Mario, 40enne, Luigi 49enne ed Alfredo, 50enne, tutti residenti a Porto Cesareo.

Giunge al capolinea l’inchiesta “Palude che portò nelle settimane scorse all’arresto di quattro persone.

Il sostituto procuratore Luigi Mastroniani ha notificato l’avviso di conclusione indagini, nei confronti di: Cosimo Emiliano, 74enne ed i figli Mario, 40enne, Luigi 49enne ed Alfredo, 50enne, tutti residenti a Porto Cesareo.

Gli indagati assistiti dagli avvocati Giuseppe Bonsegna e Giancarlo Vaglio hanno ora venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogati dal pm.

Gli addebiti

Rispondono di: tentata estorsione e atti persecutori, con l’aggravante del metodo mafioso; danneggiamento aggravato; invasione di terreni ed occupazione abusiva di area demaniale.

Invece, il Gip Simona Panzera nell’ordinanza di misura cautelare, escludeva l’aggravante del metodo mafioso. Inoltre, il Riesame nelle scorse settimane ha scarcerato Alfredo Emiliano, concedendo i domiciliari a Cosimo e Mario. Invece, il gip ha rimesso in libertà Luigi Emiliano.

Durante l’interrogatorio di garanzia, i quattro Emiliano hanno risposto alle domande del giudice affermando che si sarebbe trattato di una vendetta nei loro confronti, da parte dei titolari dei lidi, a causa di precedenti contenziosi civili.

L’indagine Palude condotta dai carabinieri della Compagnia di Campi Salentina ha permesso di cristallizzare una serie di comportamenti illeciti messi in atto da padre e figli, con precedenti penali.

Dal 2008 gli arrestati avrebbero gestito abusivamente una vasta area adibita a parcheggio: la Palude Fede, un’area di circa 5mila metri quadri tra Porto Cesareo e Torre Lapillo. Non solo, poiché secondo gli inquirenti avrebbero tentato di estendere “l’attività di famiglia” anche ai due lidi adiacenti, il Togo Bay e il Buena Vista.

Gli episodi intimidatori dell’estate scorsa

Nel luglio di quest’anno sarebbe stato preso di mira un lido e danneggiate le recinzioni e il parcheggio, ritenuto in concorrenza con quello abusivo degli Emiliano, nonché le insegne pubblicitarie. Tutte azioni che sarebbero state accompagnate da minacce esplicite e dirette, culminate il 20 luglio scorso con un lancio di sassi all’indirizzo dei proprietari dello stabilimento davanti ai bagnanti attoniti.



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