Una task force a contrasto del lavoro nero, sospese tre attività ed erogate sanzioni per oltre 200mila euro

L’operazione di verifica denominata “Supreme”. Il gruppo predisposta dall’Ispettorato del Lavoro, sono state controllate 74 aziende, 420 lavoratori di cui 84 extracomunitari.

Continuano a ritmo serrato i controlli dei Carabinieri non solo finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati comuni, ma anche nel settore agricolo.

Dal 19 luglio al 15 agosto, una task-force predisposta dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (di cui fanno parte ispettori civili, militari del Nil e Carabinieri dell’Arma territoriale), nell’ambito dell’attività ispettiva denominata “Supreme”, ha controllato 74 aziende agricole; 420 lavoratori adibiti ad attività stagionali in agricoltura, di cui 84 extracomunitari trovati a lavorare.

Le verifiche sono state svolte fin dalle prime ore dell’alba, non solo presso i fondi agricoli dove si raccoglievano gli ortaggi tipici del periodo e del luogo (angurie e pomodori), ma anche in strutture dedicate ad attività di allevamento del bestiame e agriturismo.

Al momento gli illeciti accertati riguardano il lavoro “nero” per il quale sono state notificate 3 sospensioni dell’attività imprenditoriale, tracciabilità delle retribuzioni e numerose violazioni sull’orario di lavoro.

Complessivamente le sanzioni amministrative ammontano a circa 196.424 euro mentre le ammende penali contestate per la mancata sicurezza sui luoghi di lavoro sono state di circa 72mila euro.



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