Utilizzano finti buoni covid del Comune di Lecce per fare la spesa, indagate tre persone

Due sono leccesi, il terzo di Matino. A seguito delle perquisizioni degli agenti della Squadra Mobile, ritrovati numerosi blocchetti fasulli del valore di diverse migliaia di euro.

Il Coronavirus ha stravolto le abitudini degli italiani, imponendo la distanza di sicurezza o quelle accortezze necessarie per spezzare la catena dei contagi, ma che sempre la voce fuori dal coro. Chi approffitta di questo periodo di emergenza per delinquere. Non solo truffe che hanno come oggetto le mascherine o i gel disinfettanti, ma anche i buoni spesa destinati alle famiglie in difficoltà come dimostra l’indagine lampo degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce, diretti dal Vicequestore Alessandro Albini, che ha permesso di incastrare i furbetti che sono riusciti a fare spesa utilizzando ticket contraffatti.

Tutto è cominciato dalla segnalazione del responsabile del settore Welfare del Comune di Lecce e, soprattutto, dalla denuncia dei gestori di alcuni esercizi commerciali che avevano ‘scoperto’  alcuni buoni spesa emessi per l’emergenza Covid19 dal Comune di Lecce rigorosamente falsi. Carta straccia.

Sono bastate poche ore per chiudere il cerchio e dare un volto e un nome ai 3 responsabili, tutti volti già noti alle forze dell’Ordine. Si tratta di A.S. pregiudicato leccese di 41anni, B.G. pregiudicato leccese di 48 anni e R.C., pregiudicato di 45 anni residente a Matino.

A carico dei tre, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, sono state avviate immediatamente perquisizioni domiciliari che hanno consentito di recuperare diverse decine di buoni spesa falsi del valore di alcune migliaia di euro. Il 48enne ha persino tentato di distruggerli, bruciandoli, ma il tentativo non è servito a molto. Gli uomini in divisa hanno ‘trovato’ nel deposito di sua  proprietà  moltissimi blocchetti. Non solo, nel corso della perquisizione sono spuntati fuori (ed è scattato il sequestro) alcuni documenti denunciati come smarriti e adoperati per l’utilizzo dei buoni spesa.

I tre sono stati indagati per i reati di ricettazione, truffa, falsificazione e spendita di moneta falsa, sostituzione di persona, tutti reati continuati. R.C. e B.G. anche in concorso tra loro e l’ultimo anche per detenzione di munizionamento di arma comune da sparo, essendo stato trovato in possesso di 5 proiettili calibro 6.35.

Le indagini proseguiranno per scoprire altri episodi simili.

Per la prossima tranche i buoni spesa saranno digitali

«Esprimiamo un sentito apprezzamento al Questore di Lecce Andrea Valentino e a tutti gli agenti che hanno portato a termine celermente l’operazione che ha consentito di individuare coloro che, nei giorni scorsi, hanno falsificato e utilizzato blocchetti di buoni spesa. Un atto ancor più deprecabile se si pensa che i buoni spesa, distribuiti dal Comune di Lecce a circa tremila famiglie leccesi in condizione di profonda vulnerabilità, rappresentano un aiuto concreto e indispensabile in questo momento di emergenza sanitaria e sociale» si legge in una nota a firma del sindaco Carlo Salvemini, dell’assessora al Welfare Silvia Miglietta e dell’assessore alle Attività produttive Paolo Foresio.

Per evitare che si ripetano episodi simili che danneggiano sia i cittadini che ne avrebbero realmente bisogno sia le attività commerciali convenzionate, per la prossima tranche – che sarà avviata a giorni – i buoni spesa diventeranno digitali. «L’importo – si legge – sarà caricato direttamente sulla tessera sanitaria di ogni beneficiario e ogni possibile truffa sarà così prevenuta».

 



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