Emergenza carceri, tentata aggressione ad un Sovrintendente nel penitenziario di Bari

All”™uscita dalla sala colloqui un recluso avrebbe cercato di assalire, dopo averlo minacciato verbalmente, un poliziotto penitenziario. La denuncia ad opera del Cosp

L’emergenza carcerari in Italia, soprattutto per quel che riguarda la Puglia, non sembra avere fine. Sono tanti, tantissimi, infatti, gli episodi di minacce e violenze all’interno degli istituti penitenziari che si registrano con cadenza quasi quotidiana.

L’ennesimo gravissimo avvenimento di oltraggio, resistenza e minacce Pubblico Ufficiale, rivolto da un detenuto contro la polizia penitenziaria del settore colloqui, infatti, si è avuto nel carcere del capoluogo pugliese e non sembra essere un fatto unico o isolato se  si ricollega ad analoghi precedenti denunziati dal Sindacato all’opinione pubblica.

Nella giornata di ieri, nel carcere di Bari, si sono vissuti veri e propri momenti di tensione.

Un detenuto, infatti, all’uscita dalla sala colloqui ha tentato di aggredire fisicamente con minacce e insulti un sovrintendente, poi ricoverato presso il pronto soccorso del policlinico.

A renderlo noto il Cosp, Coordinamento sindacale penitenziario con una nota stampa: “I fatti sono accaduti presso i locali interni della sala colloqui, al termine dell’incontro tra un detenuto e i suoi
familiari, dove il recluso a causa di  un paio di scarpe ricevute dalla famiglia e non consegnate nell’immediato per compiere i controlli di routine, ha prima inveito insultando, minacciando e poi ha cercato di aggredire anche fisicamente la polizia penitenziaria che lo scortava  presso il proprio reparto detentivo.

A subire danni,come accade quasi ogni giorno, è stato un sovrintendente colto da malore e ricoverato presso pronto soccorso Policlinico di Bari”.

La situazione della forza lavoro all’interno del penitenziario levantino appare drammatica.  

Con una popolazione che oscilla dai 400 ai 450 ospitati, su un numero di 310 regolamentari, sono rimasti pochi agenti a vigilare i reparti detentivi e nella seconda sezione, di recente consegna dopo mesi di restauro,  in alcune giornate, il reparto, che ospita 200 detenuti sembrerebbe essere affidato anche ad un solo agente incaricato di vigilare su tre piani con turni che sfiorano le otto e le nove ore continuative di servizio e dove mancherebbe da tempo personale del Ruolo Ispettori ancora impiegato in Uffici, Segreterie e ufficio comando.

“Non possiamo accettare, come Sindacato, che su una  popolazione reclusa di 400/450 persone in un solo Ufficio, quale la matricola operino 17 unità, quando la norma prevede un agente per ogni 50 detenuti, un metro di misura che oltre a Bari sarebbe opportuno per la gravità degli  organici in diminuzione costante, applicare in tutte le Carceri Pugliesi”, hanno proseguito dal Cosp.

Secondo quando diffuso dal sindacato, inoltre,  il consumo delle ore di straordinario annuale per il 2014 in Puglia è di 365mila ore su 2.453 unità (d.m. 22.3.2013) e servirebbero 600 unità.

Per il Coordinamento, poi, le risorse utilizzate per pagare lo  straordinario potrebbero utilizzate per assumere almeno 200 persone.