Esercitazione in mare per la Guardia costiera di Otranto

Nei giorni scorsi, nelle acque idruntine, sono state svolte due esercitazioni complesse coordinate dal locale ufficio circondariale marittimo.

Essere pronti e preparati a tutte le emergenze in mare è una delle priorità della Guardia costiera.
Alle operazioni, pianificate nel dettaglio sul litorale del basso adriatico dalla Guardia costiera di Otranto, hanno preso parte attiva il nucleo emergenza acquatica delle associazioni di protezione civile “Tecnica” di Lecce e a.s.d. Nautica e Motonautica lucana di Policoro, l’associazione di primo soccorso “Ala azzurra”, oltre a rappresentanti del Comune di Lecce – settore protezione civile e i delegati regionali f.i.s.a. (federazione italiana salvamento acquatico) di Puglia e Basilicata.

Sono stati individuati due scenari principali: la caduta in mare di una persona da un costone roccioso e l’ammaraggio di aereo in difficoltà.
Nel primo caso, molto frequente nella zona di Otranto a causa della particolare conformazione della costa, essenziale è stato l’intervento anche di una moto d’acqua della a.s.d. nautica e motonautica lucana, che ha recuperato il pericolante nella spiaggetta della baia delle orte per poi consegnarlo al personale della motovedetta della Guardia costiera, consegnandolo alle cure del personale medico.

Anche nel secondo scenario, l’intervento dei mezzi dell’ufficio circondariale marittimo di Otranto e dei sommozzatori dell’associazione “Tecnica” ha manifestato un’ottima sincronia tra coordinatori e operatori sul posto.
L’esercitazione è stata coordinata dal comandante della Guardia costiera di Otranto, Gian Marco Miriello, supportato e coadiuvato dal coordinatore del nucleo emergenza acquatica intervenuto Luciano De Donno.
“Grazie alla professionalità di tutti soggetti coinvolti, l’esercitazione ha dato esiti più che positivi – conferma il comandante Miriello – e la frequenza con la quale pianifichiamo e testiamo questi scenari è fondamentale per implementare con decisione ed efficacia il coordinamento e la sinergia tra tutte le forze in campo: è basilare che, in caso di reale situazione di emergenza, non ci siano indecisioni o incomprensioni in quelle procedure che tutti devono fare proprie”. 



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