Crollo di un’abitazione a Castrì per l’esplosione di fuochi d’artificio. 65enne a processo con rito abbreviato

I fatti risalgono al 12 gennaio del 2020, quando del materiale pirotecnico presente in un’abitazione in via Vernazza è esploso, distruggendo l’intera casa, mentre quella accanto è stata danneggiata.

Sarà giudicato con il rito abbreviato, il 65enne di Castri di Lecce che causò il crollo di un’abitazione per l’esplosione di fuochi d’artificio.

Il gup Sergio Tosi ha accolto la richiesta di rito abbreviato della difesa. Il processo è stato rinviato al  29 ottobre. Intanto si è costituita parte civile la proprietaria dell’abitazione crollata. Non solo, anche due vicine di casa, difese dagli avvocati Ilario Manco e Cristian Carrisi.

Invece, l’imputato è assistito dagli avvocati Silvia Mauro e Veronica Merico. Risponde dei reati di disastro colposo e detenzione di materiale esplodente.

I fatti

I fatti risalgono al 12 gennaio del 2020. Intorno alle 11.30 a Castri, del materiale pirotecnico presente in unabitazione in via Vernazza è esploso in tre occasioni, distruggendo lintera casa, mentre quella accanto è stata danneggiata.

Luigi Di Donfrancesco è stato portato in Ospedale per la grande paura provata in occasione dello scoppio, senza però riportare ferite gravi.

Dopo il sopralluogo delle forze dellordine sono stati sequestrati 7 chili di polvere pirica. Inoltre, il proprietario è risultato sprovvisto di qualunque autorizzazione ed è stato arrestato come disposto dal pm Maria Consolata Moschettini.

Successivamente, dinanzi al gip Simona Panzera, si è svolta ludienza di convalida. Luigi Di Donfrancesco, ha ricostruito i drammatici momenti dellesplosione, confermando quanto detto in precedenza ai carabinieri. Egli ha riferito di aver messo ad essiccare a 40 gradi nel forno alcune sostanze coloranti per realizzare i fuochi di artificio. Poco dopo, si è verificato il boato e anche lui è rimasto ferito nello scoppio. Al termine dellinterrogatorio, il gip attraverso apposita ordinanza, ha convalidato larresto e concesso i domiciliari. Dunque, Luigi Di Donfrancesco ha lasciato il carcere di Borgo San Nicola, dopo cinque giorni trascorsi dietro le sbarre. E successivamente è tornato a piede libero.