Avrebbe preteso per anni, di consumare gratuitamente presso un bar del suo paese, "forte" della propria caratura criminale.
Paolo Gaudadiello, 29enne di Squinzano, alle spalle svariati procedimenti penali, è stato condannato a 6 anni e 8 mesi anni. La sentenza ė stata emessa da giudici della prima sezione penale (Presidente Francesca Mariano, a latere Sergio Tosi ed Alessandra Sermarini) L'imputato rispondeva del reato di estorsione. In precedenza, il pm Maria Vallefuoco ha invocato la pena di 8 anni.
Gaudadiello nel gennaio 2016 venne raggiunto da un provvedimento cautelare, dopo una complessa attività di indagine dei carabinieri di Squinzano con l'accusa di estorsione. I militari accertarono come da almeno due anni,il pregiudicato, quale assiduo avventore del bar “Movida”, avesse l’abitudine di consumare bevande varie senza mai pagare, utilizzando atteggiamenti arroganti e minacciosi.
In alcune occasioni avrebbe allontanato arbitrariamente gli avventori presenti, spadroneggiando all'interno del bar . L’episodio culminante si verificò l’11 settembre 2015,quando Guadadiello, entrò con altre persone. Dopo aver bevuto e perso soldi alle slot-machine, in preda all’ira avrebbe distrutto alcuni arredi e il registratore di cassa. Non contento di ciò, avrebbe obbligato poi il titolare del bar a mettere in ordine.
L'imputato è assistito dagli avvocati Ladislao Massari e Valeria Corrado.
Ricordiamo che Gaudadiello al termine del processo con rito abbreviato, è stato condannato nelle settimane scorse per tentato omicidio aggravato, alla pena di 9 anni. Avrebbe sparato contro l'auto di un presunto ladro, con a bordo la moglie incinta e i due figlioletti di 3 e 5 anni.
