
Arriva la condanna anche in Appello per l’ex bomber salentino Fabrizio Miccoli. Il calciatore, originario di San Donato di Lecce, è stato condannato, come in primo grado, a 3 anni e 6 mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
La sentenza è stata emessa oggi, dalla prima sezione penale della Corte di appello di Palermo. Secondo l’accusa, Miccoli avrebbe chiesto a Mauro Lauricella (arrestato nell’aprile del 2015), figlio del mafioso palermitano Antonino detto “Ù Scintilluni”, di interessarsi della restituzione di ventimila euro.
La richiesta era diretta all’imprenditore Andrea Graffagnini per conto dell’amico Giorgio Gasparini, un ex fisioterapista del Palermo. La richiesta di quest’ultimo faceva riferimento alla gestione della discoteca “Paparazzi” di Isola delle Femmine.
L’ex capitano del Palermo, difeso dagli avvocati Giovanni Castronovo e Giampiero Orsini, ha sempre respinto fermamente ogni accusa.