
Una 32enne finisce sotto processo con l’accusa di avere orchestrato un falso incidente, con la complicità di altre tre persone, per ottenere un indennizzo dalla compagnia assicurativa. Nelle scorse ore, il gup Laura Liguori ha rinviato a giudizio V.T.T, residente a Collepasso, per l’ipotesi di reato di frode assicurativa.
La donna, assistita dall’avvocato Mario Coppola, potrà dimostrare l’estraneità alle accuse nel corso del dibattimento che si aprirà il 13 settembre prossimo.
Intanto, la compagnia assicurativa si è già costituita parte civile con l’avvocato Silvio Caroli (sostituito in udienza dall’avvocato Giorgio Caroli).
Invece, nei mesi scorsi, erano stati rinviati a giudizio: F.S.R., 44 anni di Melissano, C.D.D.L., 53 anni di Collepasso ed A.P , 26 anni di Collepasso.
I fatti sarebbero avvenuti nel giugno del 2019 a Racale. Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Donatina Buffelli, i quattro imputati avrebbero simulato un incidente stradale, dichiarando falsamente nella compilazione del CAI che C.D.D.L., non rispettando il segnale di STOP alla guida del proprio mezzo, avrebbe urtato contro la macchina guidata da F.S.R., che sarebbe finita contro un muro di recinzione. E sul lato passeggero, in base a quanto dichiarato, era seduta V.T.T. che a causa dell’incidente avrebbe rimediato delle lesioni e veniva così portata in ospedale. Nell’altra macchina era invece presente A.P.
Dall’attività istruttoria predisposta dalla compagnia assicurativa, però, sarebbero emerse una serie di contraddizioni. Ora si attendono gli esiti del processo penale.