Forconi. Dai caschi della Polizia alla Jaguar. Tutte le immagini #social della protesta

Tutte le immagini ‘ambigue’ della protesta dei forconi: la polizia che si toglie i caschi antisommossa di fronte ai manifestanti e Danilo Calvani, lascia la piazza di Genova su un’auto di lusso.

L’Italia s’è desta. Nelle piazze e sui social network. Il «movimento dei forconi», nato dal tam tam in rete, è diventato in questi giorni una realtà concreta. Perché nelle principali città italiane, nelle strade, tra i presidi e le proteste c’è molto di più. Gente comune, non solo. Capire chi siano non è cosa facile. Sulla pagina ufficiale facebook campeggia la dicitura «associazione di agricoltori, pastori, allevatori stanchi del disinteresse, quando non del maltrattamento, da parte delle istituzioni». Eppure la rivolta si è estesa anche ad artigiani e commercianti, piccoli imprenditori, disoccupati, studenti, semplici cittadini e simpatizzanti di estrema destra.
Combattere contro «il Far West della globalizzazione», far ripartire il lavoro, «riprendere la sovranità dei popoli e monetaria», «riappropriarsi della democrazia», difendere la dignità contro le «politiche di austerità». Questo in breve quello che chiedono. Il tutto sotto lo slogan di «Fermiamo l'Italia, riprendiamoci il nostro futuro».

Dopo 4 giorni, le proteste, che si stanno diffondendo a macchia di leopardo, non sembrano placarsi. Anzi acquisano, sempre più "popolarità", se così si può dire. Il sondaggio svolto da Rai2 e mandato in onda nel corso dell'ultima puntata di Virus di mercoledì scorso ha dato un risultato sorprendente. Alla domanda «chi sta con i Forconi?» l'80,9% degli intervistati ha risposto di comprendere e condividere le ragioni della protesta e solo il 19,1% di essere contrario. Non pochi, se si deve parlare con i numeri.

Accanto alle ragioni della rabbia, ai sit-in, ai blocchi stradali, alle stazioni ferroviarie occupate…a rimanere impresse per sempre saranno anche alcune immagini diventate, giocoforza, un “simbolo” del malcontento. Almeno in apparenza. Nei giorni scorsi, su internet a diventare virale fu un video di alcuni poliziotti, in presidio alla stazione di Porta Susa, che si sarebbero tolti i caschi antisommossa in segno di solidarietà con i manifestanti. Gesto di coraggio nei confronti dei presenti immediatamente immortalato da cellulari e iPad? Pare di no, almeno secondo una nota della Questura di Torino secondo cui gli agenti impegnati nei servizi di ordine pubblico si sarebbero tolti il casco perché «erano venute meno le esigenze operative che ne avevano imposto l’utilizzo». 

Il fatto che non sia successo solo a Torino ma anche a Genova, Rho (alle porte di Milano) e in altre città d’Italia ha alimentato le interpretazioni. Forse è stato solo un «caso» ma in quell’episodio ognuno ci ha visto riflesso quello che più gli piace, come in una specie di caleidoscopio.

Un altro scatto che ha diviso il popolo di internet è quello di Danilo Calvani, uno dei leader del movimento dei Forconi  filmato mentre, dopo un comizio a Genova, si allontanava a bordo di una fuoriserie guidata da un altro uomo in direzione di Torino. E se la fuoriserie in questione è una Jaguar la storia cambia. Come riporta Vanityfair.it, però, la lussuosa auto 2 mila e 700 di cilindrata, su cui è salito il 51enne, contadino di Latina, risulta «pignorata». Immatricolata nel marzo 2006, in soli sei anni ha cambiato quattro intestatari. L'ultimo è subentrato nel settembre 2012 e non è Calvani. Si chiama Giorgio ed è un pensionato 80enne di Milano. Un mese fa la berlina è stata venduta a Walter Dell'Unto. È lui «l'amico camionista» che gli avrebbe dato un passaggio. Sull'auto peserebbe un fermo amministrativo che ne impedirebbe la circolazione. La fuoriserie non potrebbe neanche essere messa in moto, figurarsi scorrazzare in giro per l'Italia. Brutta figura? Non per molto. In fondo, è passato dalle stalle alle stelle e poi di nuovo alle stalle giusto il tempo di un click.

Tra le tante foto ne spicca una che ha più il sapore di "cronaca rosa". Pare, infatti. che anche la showgirl Belen Rodriguez, al volante della sua auto in zona piazzale Loreto, a Milano, sia stata costretta a fermarsi nella coda provocata dalla protesta dei forconi.



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