Finisce con una denuncia per furto aggravato in concorso il pomeriggio di due ragazze di nazionalità rumena, le quali hanno tentato un furto di abbigliamento usato destinato ai poveri della città con tanto di ‘svitabulloni’ al seguito. È successo ieri a Lecce e l’episodio è stato ravvisato dagli agenti della Polizia, impegnati durante un servizio di controllo del territorio. Una volante, in particolare, è intervenuta in via Bastianuti, dove qualcuno aveva segnalato la presenza sospetta di due nomadi, vicino a un deposito metallico di abiti usati, quelli tipici della raccolta di indumenti usati, ma in buono stato.
Le Forze dell’Ordine, quindi, hanno rintracciato due donne M. E., di 22 anni, e A.C., appena ventenne, entrambe originarie della Romania. Le due giovani sono state notate mentre svuotavano il cassonetto metallico, prelevando cinque buste di plastica con all’interno numerosi capi di abbigliamento. A supporto delle due c’era anche una terza ragazza, minorenne, intenta a ‘far da palo’ all’azione delle altre due. Particolare è stato il metodo utilizzato dalle due nomadi per aprire il cassonetto: si sono servite, infatti, di uno svitabulloni metallico, tipico attrezzo da lavoro, alquanto pesante e con il quale hanno proceduto alla rottura del lucchetto.
Sorprese sul fatto, le due donne hanno cercato di nascondere la refurtiva nascondendola in un passeggino da bambini che avevano al seguito. Sono state bloccate dagli agenti e per loro inevitabile è stata la denuncia in stato di libertà per furto aggravato in concorso e porto abusivo di oggetti idonei ad offendere.
