Ha tentato di disfarsi della droga gettandola dal finestrino mentre era inseguito dai carabinieri. Così un 23enne di origini al albanesi è finito ai domiciliari In casa anche il materiale per il confezionamento
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casarano, impegnati in un servizio antidroga, hanno notato, nel pomeriggio di ieri, Saimir Sajdini, 23 enne nato in Albania ma residente a Taviano, in una zona normalmente frequentata da chi cede e acquista stupefacenti. Il ragazzo, volto già noto alle forze dell’ordine, era fermo con motore acceso, a bordo della sua auto, una Passat, quando è stato avvicinato da due giovani dal finestrino lato passeggero. È stato in quel frangente che i militari, visto anche l’atteggiamento un po’ sospetto, hanno deciso di procedere al controllo. I tre, però, che si erano accorti della presenza dei carabinieri, hanno tentato di fuggire chi in sella ad un ciclomotore, chi, come nel caso di Sajdini a bordo della sua vettura, noncurante anche dell’alt intimato dai militari.
Dopo un breve inseguimento per le vie del centro di Taviano, il giovane è stato fermato fortunatamente prima che qualcuno si facesse male vista la sua guida a dir poco spericolata. Come se non bastasse nel frangente, il 23enne ha tentato di disfarsi di "qualcosa" gettandola dal finestrino. Quel qualcosa era un involucro contenente tre grammi e mezzo di cocaina. Dalla perquisizione personale prima e domiciliare poi, invece, i militari hanno rinvenuto in tutto un bilancino di precisione, una forbice, materiale confezionamento e 295euro, presunto provento della precedente attività spaccio. Sejdini è stato così accompagnato in caserma per gli atti di rito e dichiarato in stato d’arresto. Successivamente è stato condotto presso la sua abitazione in regime arresti domiciliari così come disposto dal PM di turno informato dai militari operanti. L’accusa di cui dovrà rispondere è detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.