Resta ai domiciliari Giorgio Trianni, 65 anni di Gallipoli, Dirigente dell’Asl Lecce. Il Tribunale di Potenza ha rigettato l’istanza degli avvocati Luigi Suez e Stefano Chiriatti che invocavano l’annullamento dell’ordinanza del gip Amerigo Palma. La difesa, durante l’udienza camerale di ieri mattina, ha rimarcato l’insussistenza delle esigenze cautelari.
Il giudice nell’ordinanza si sofferma sul rapporto di Arnesano con Carlo Siciliano e Giorgio Trianni e si fa riferimento ad una piscina in sequestro nei confronti di quest’ultimo alla cui restituzione (Arnesano era titolare del procedimento) “venivano preordinate delle battute di caccia…per poter favorire la risoluzione del problema”.
Il Riesame ha rigettato anche l’istanza di annullamento del divieto di dimora nel Comune di Lecce, per l’avvocato Mario Ciardo. I legali Gabriele Valentini e Ladislao Massari, dinanzi al Riesame, hanno sottolineato la mancanza delle esigenze cautelari, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza.
Secondo la Procura, Arnesano in un incontro alla presenza delle avvocatesse, confermava che sarebbe intervenuto presso il componente della Commissione d’esame Mario Ciardo, al fine di concordare le domande (cosa che sarebbe realmente avvenuta con esito positivo). La vicenda rientra nel filone dei presunti episodi di corruzione aventi come protagonisti, tra gli altri, il 61enne di Carmiano. Secondo il giudice, il magistrato “vendeva l’esercizio della sua funzione giudiziaria in cambio di incontri sessuali e altri favori“ .
Invece, ha ottenuto gli arresti domiciliari Emilio Arnesano, dopo venti giorni trascorsi in carcere. Si è discusso ieri, il Riesame alla presenza del pubblico ministero indagato che ha rilasciato spontanee dichiarazioni.
Arnesano risponde delle ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari, induzione a dare o promettere utilità e abuso di ufficio.
È difeso dagli avvocati Luigi Covella e Luigi Corvaglia che hanno chiesto l’annullamento del l’ordinanza del gip. Il Rieame ha accolto l’istanza per l’accusa di falso ideologico e materiale. Tale imputazione riguardava la vendita a prezzo di estremo favore, di una grossa imbarcazione da parte di Siciliano in favore di Arnesano, con la presunta complicita di un notaio.
Le altre posizioni
Intanto, i legali dell’avvocatessa, Stefano Prontera e Luigi Corvaglia, hanno chiesto al gip la revoca della misura dei domiciliari. Riguardo l’altro dirigente Asl Carlo Siciliano, il gip di Potenza ha concesso i domiciliari, su istanza presentata dall’avvocato Luigi Rella.
Nei giorni scorsi, invece, sono stati confermati i domiciliari per Ottavio Narracci, Direttore dell’Asl Lecce. Il Tribunale del Riesame di Potenza ha rigettato l’istanza della difesa di annullamento dell’ordinanza a firma del gip Amerigo Palma. Il suo legale, l’avvocato Ubaldo Macrì, presenterà ricorso in Cassazione.
Confermati i domiciliari anche per Giuseppe Rollo, Primario di Ortopedia dell’Ospedale di Lecce.
