Governo Salvini-Di Maio: è il giorno della verità. E Potì ricorda la “promessa” sul gasdotto

Il Sindaco di Melendugno, Marco Potì ha ricordato al leader del Movimento Cinque Stelle l’impegno preso sul gasdotto, un’opera considerata strategica ma che si sta ancora cercando di bloccare.

È stato già ribattezzato come Governo «giallo-verde» e l’esecutivo di Matteo Salvini e Luigi Di Maio non sembra più un’idea così irrealizzabile, sempre se il capo dello Statom Sergio Mattarella darà il via libera. Resta il nodo-premier, ma notte ha portato consiglio ai due leader pronti ad riferire al Presidente della Repubblica che alle 16.30 incontrerà una delegazione del Movimento Cinque Stelle. La Lega, invece, salirà al Colle alle 18.00. Un nuovo giro di consultazioni, veloce, dopo la pausa concessa da Mattarella che aveva proposto un governo di tregua per salvare il Paese dallo spettro di nuove elezioni.

Mentre impazza il toto-ministri e in attesa di conoscere il nome del Presidente del Consiglio scelto, pare che sia stata trovata la quadra sul “programma”. I due giurano di aver trovato l’accordo su molti punti. Intesa che sembrava difficile visti i cavalli di battaglia sbandierati dalle due forze politiche prima dell’appuntamento con le urne del 4 marzo. Insomma, a dispetto di chi non ci credeva, i termini del contratto di governo ci sono. «Si sta lavorando, su molti punti c’è accordo, su altri c’è ancora da lavorare. Sono contento perché si parla di temi, non di nomi e cognomi, non di ministri, ma della legge Fornero, delle infrastrutture» aveva spiegato Salvini.

Si lavora a spron battuto, quindi, ma non sarà facile riuscire a mantenere tutte le promesse fatte durante la campagna elettorale. Prima che la partita sia “chiusa” a ricordare una degli impegni presi dai pentastellati è Marco Potì: «È tempo di contratti di governo. Auspico che l’on Di Maio inserisca nell’agenda programmatica del prossimo Governo, le scelte in tema di Strategia Energetica Nazionale, che da anni sostengono. Fine delle fossili, no gasdotti, rinnovabili, ricerca, salute, ambiente, turismo, futuro. Non dimenticarti di Noi» scrive il sindaco di Melendugno forse sperando che il nuovo Governo possa in qualche modo bloccare la costruzione dell’opera considerata strategica.

Il post di Matteo Renzi: “Dovranno rispettare le promesse irrealizzabili che hanno fatto”

Renzi, a tal proposito aveva ironizzato proprio su questo: «Il 4 marzo il popolo ha parlato. E se la democrazia è una cosa seria, adesso tocca a loro; altrimenti tanto varrebbe non votare. 
Salvini e Di Maio hanno la maggioranza in Parlamento, con buona pace di chi diceva che il Movimento Cinque Stelle è un partito di sinistra. Devono rispettare le promesse folli e irrealizzabili che hanno lanciato e rilanciato sui social e nelle piazze: riusciranno a fare una sola aliquota al 15% (flat tax) e dare 1.680€ netti al mese alle famiglie senza lavoro con due figli? Cosa racconteranno a chi farà la fila per il reddito di cittadinanza? Proveranno davvero a rimpatriare 600.000 persone e chiudere Ilva, bloccare Tav e Tap, fermare le grandi Opere? Avranno la forza di cancellare Jobs Act, Buona Scuola, le nostre leggi sui diritti civili e sociali? Hanno promesso tante cose. E su quelle promesse hanno vinto: chiederemo conto delle loro bugie elettorali, ogni giorno…» ha scritto l’ex premier.



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