Nell’ambito della vigilanza ambientale, i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto hanno proceduto al sequestro preventivo di un’area di 1500 mq in località “Grotta Monaca” del Comune di Otranto.
Rifiuti urbani e speciali
Su tale area, i militari del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Direzione Marittima di Bari, hanno accertato lo smaltimento illegale di circa 1200 metri cubi di rifiuti urbani e speciali, anche pericolosi (materiale da demolizione, scarti edili di lavorazione, plastiche, imballaggi vari etc.), pertanto gli Ufficiali di Polizia Giudiziaria del Corpo, su conforme avviso dell’Autorità Giudiziaria, hanno apposto i sigilli all’area in parola al fine di evitare che vengano effettuati ulteriori e successivi smaltimenti illegali od anche meri abbandoni di rifiuti.
La grotta, una colonia di pipistrelli
L’area pubblica sulla quale è stato accertato il reato, risulta essere particolarmente importante dal punto di vista faunistico in quanto dimorano specie di volatili protette dalla cosiddetta “Direttiva Uccelli”; non a caso il caratteristico sito della “Grotta Monaca” custodisce nelle sue camere che si sviluppano per circa 85 metri, una delle più grandi colonie di pipistrelli del Salento.
Gallipoli, sigilli ad un immobile
I militari della Capitaneria di porto di Gallipoli invece, nell’ambito di una mirata attività di vigilanza demaniale, hanno posto sotto sequestro un immobile, sito nei pressi del porticciolo del Canneto del Comune di Gallipoli, destinato in passato al deposito di attrezzi da pesca.
Il manufatto di circa 30 metri quadrati, la cui concessione demaniale risulta scaduta nel Dicembre del 2016 ed intestata ad una persona ad oggi deceduta, sarebbe dovuto tornare nella disponibilità della Civica Amministrazione alla fine del termine concessorio. Di fatto, invece, i militari della Guardia Costiera hanno potuto ipotizzare l’avvenuto subingresso abusivo nell’utilizzo dell’immobile, in quanto la porta d’ingresso risultava essere chiusa e munita di lucchetto.
Pertanto, al fine di evitare il perpetrarsi del reato di occupazione abusiva, hanno eseguito il sequestro dell’immobile, affinché lo stesso possa essere successivamente restituito all’Autorità Comunale quale organo deputato alla gestione del demanio marittimo ed alle funzioni amministrative ad esso connesse.




