«Parenti, serpenti» si dice… tant’è che ad appiccare il fuoco che ha quasi distrutto una Chevrolet Matiz parcheggiata all’interno di un garage di Melissano è stata la nipote della vittima. Nonostante non avesse da tempo rapporti con i familiari, troncati a causa di alcuni dissidi, la 34enne ha ben pensato di incendiare la macchina provocando un danno di circa 3mila euro, non coperto da assicurazione. Ma per capire come si sono svolti i fatti tocca andare con ordine.
La ricostruzione dell’accaduto
I carabinieri della stazione di Melissano si sono precipitati in via Trieste dove, poco prima, un incendio aveva quasi distrutto una Chevrolet Matiz di un 73enne del posto, parcheggiata all’interno di un garage. Per domare le fiamme è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Ugento.
Spenta l’ultima fiamma sono scattate le indagini. Come avviene spesso in questi casi, gli uomini in divisa hanno subito acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, nella speranza che nei filmati potesse esserci qualche indizio utile a risalire agli autori del gesto. Uno in questo caso. I militari, infatti, hanno raccolto “gravi indizi di colpevolezza” nei confronti della 34enne, nipote della vittima. La giovane – come detto – ha appiccato l’incendio probabilmente mossa dall’astio provato per i familiari, con cui non aveva alcun rapporto da anni.
Il danno ammonta a 3.000 euro, circa non coperto da assicurazione.
