
Pur non essendo tra i territori più caldi in questa settimana rovente sul fronte delle temperature, il Salento si caratterizza come territorio ad alto rischio di incendi boschivi e di macchia mediterranea.
Il caldo africano con picchi di 42/43 gradi (in altre città italiane nelle prossime ore si raggiungeranno i 46/47 gradi) favorisce inevitabilmente il meccanismo dell’autocombustione o il fenomeno delle fiamme che sfuggono al controllo dell’uomo, per non parlare dei mozziconi di sigaretta lanciati dal finestrino delle automobili.
Scene già viste questa mattina tra Santa Cesarea e Castro e tra Castro marina e Marittima di Diso, dove due grossi incendi hanno messo a dura prova la giornata già bollente di vigili del fuoco e protezione civile. Canadair in azione che riportano alla mente l scene vissute l’estate scorsa nella stessa zona, dove per ore si è combattuto contro lingue di fuoco alte anche 5 metri.
I turisti e i villeggianti sono stati costretti a particolari disagi, perché il vento non rende mai prevedibile lo sviluppo degli incendi.