Distrutta dalle fiamme la statua della Madonna del Santuario di Roca. Un cero acceso causa l’incendio

Un gesto di devozione ha causato il rogo. La fiammella della candela ha colpito la base su cui era posizionata la scultura causandone in pochissimo tempo la distruzione. Sul posto Carabinieri e Vigili del Fuoco

Un gesto di fede, compiuto con le migliori intenzioni di devozione che mai, però, si sarebbe immaginato potesse causare danni così importanti.

Nella mattinata appena trascorsa, presso il Santuario di Roca, nella Marina di Melendugno, un incendio di natura accidentale ha causato la distruzione della statua della Madonna posizionata all’interno del luogo di culto e meta di pellegrinaggi.

Sembrerebbe che le fiamme, ripetiamo, di natura accidentale, siano state causate da un cero posizionato nei pressi della statua realizzata in cartapesta. La fiammella della candela avrebbe colpito la base dove si appoggia la scultura che, in pochissimi minuti, avrebbe preso fuoco andando completamente distrutta, così come documentato dalla foto scattata da Andrea Petrachi e pubblicata sulla pagina facebook “Sei di San Foca Se”.

Una volta dato l’allarme sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco e i militari dell’Arma dei Carabinieri che si sono messi all’opera per compiere tutti i rilievi del caso per poi rispristinare lo stato dei luoghi.

Alla Vergine della Misericordia di Roca sono dedicati i festeggiamenti nei paesi in cui si rifugiarono gli abitanti di Roca durante l’invasione dei turchi e, per la precisione l’ultimo sabato di aprile per la comunità di Vernole; il primo sabato di maggio per Calimera, da cui fino agli anni 60 del XX secolo partivano pellegrinaggi anche nel giorno di San Giuseppe. Ora invece solo il sabato della festa; il secondo sabato di maggio per Melendugno e, infine, il terzo sabato di maggio per Borgagne.

Non appena avuta la notizia tantissimi sono stati i commenti di dolore susseguitisi sui social network.



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