Perse la vita in un tragico incidente stradale a 17 anni, c’è un nuovo indagato per la morte di Siria Fanciullo

Si tratterebbe del conducete dell’auto che avrebbe tagliato la strada, secondo alcune testimonianze, alla macchina su cui era a bordo la 17enne di Presicce.

Svolta nelle indagini sulla morte di Siria Fanciullo, la 17enne di Presicce deceduta dopo un grave incidente stradale, il 31 ottobre durante la notte di Halloween.

Nelle scorse ore, è stato deferito all’autorità giudiziaria, un 47enne di Alessano. Si tratterebbe del conducente dell’auto (una Volkswagen di colore chiaro) che avrebbe tagliato la strada, secondo alcune testimonianze, al mezzo su cui era a bordo Siria, per poi far perdere le proprie tracce. Quell’uomo era stato indicato da Walter Alfarano, il 27enne cognato di Siria, che si trovava al volante della Renault Clio, andatasi a schiantare contro il muro di un’azienda. E un altro testimone ha indicato la presenza della Volkswagen sul luogo dell’incidente.

Il nuovo indagato è stato già ascoltato in caserma dagli inquirenti. I carabinieri sono risaliti a lui, anche dopo aver preso visione di alcuni filmati.

Il 47enne è indagato per: omicidio stradale, lesioni personali gravissime e omissione di soccorso.

Intanto, il pm Donatina Buffelli ha disposto anche una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica dell’accaduto. E nei giorni scorsi, era stato iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, con l’accusa di «omicidio stradale», il cognato di Siria.

Una prima ricostruzione di quella notte

La ‘famiglia’ si stava recando al compleanno di un amico comune, ma alla festa non è mai arrivata. La tragedia si è consumata sul tratto tra Alessano e Lucugnano, dove il 27enne ha improvvisamente perso il controllo dell’auto, una Renault Clio su cui viaggiava insieme alla moglie e alle sorelle di lei. La corsa del mezzo è terminata contro le inferriate esterne di una ferramenta che si affaccia sulla statale. Un impatto terribile, violento che è costato la vita alla 17enne. Gravemente ferite anche le due donne e lo stesso conducente, cognato della vittima.