
“Scena muta” per il presunto capo dell’associazione sgominata con il blitz di martedì scorso, relativo all’inchiesta sulle presunte irregolarità nelle pratiche dei bonus edilizi e che ha portato all’arresto di 13 persone.
Marcello Giorgio Monsellato, 43enne di Presicce-Acquarica, assistito dagli avvocati Americo Barba e Elisa Cappello, nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto questa mattina in carcere, davanti al gip Marcello Rizzo, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Anche Donato Lezzi, 41enne di Copertino, detenuto nel carcere di Borgo San Nicola, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Tra i destinatari di misura cautelare in carcere (non sono detenuti a Lecce) compaiono anche Giacinto Maffei, 42enne di Solofra (Avellino) e Michele Scognamiglio, 50enne originario di Napoli, ma residente in Lettonia.
Inoltre, tra ieri ed oggi, sono terminati gli interrogatori degli indagati agli arresti domiciliari.
Si tratta di: Andrea D’Ospina, 44 anni, Massimo Giannelli, 50 anni ed Antonio Talema, 24enne e Monica Sansò, 49enne, tutti di Racale; Alessio Greco, 27enne e Michele Romano, entrambi di Castrignano del Capo; Andrea Marotta, 48 anni di Gallipoli; Luigi Rossetti, 48 anni e Celestino Andrea Scarlino, 37 anni, entrambi di Melissano.
Solo Romano ha risposto alle domande, chiarendo la propria posizione.
Gli indagati sono stati raggiunti nella giornata di martedì dall’ordinanza di misura cautelare del gip Rizzo (4 in carcere e 9 ai domiciliari), richiesta dalla pm Simona Rizzo ed eseguita dai militari della Guardia di Finanza di Lecce.
Rispondono a vario titolo di: associazione per delinquere, fraudolenta percezione di erogazioni pubbliche, riciclaggio e autoriciclaggio.
Il collegio difensivo
Sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Francesco Fasano, Luigi e Roberto Rella, Flavio Fasano, Giacinto Mastroleo, Raffaele Benfatto, Giorgio e Silvio Caroli, Giancarlo Zompì, Antonio Manco, Giuseppe Fersini.
Le indagini si distinguono in due filoni collegati tra loro e riguardano, per quello salentino, un’associazione a delinquere dedita alla cessione di “crediti di imposta” fittizi, derivanti da false pratiche di “bonus edilizi” ed al riciclaggio all’estero dei proventi illeciti.
Ora si attendono gli sviluppi della delicata inchiesta.