La Procura ha chiesto il giudizio immediato per l'investitore del piccolo Roberto Ragione di Trepuzzi. L'istanza, a firma dal pubblico ministero Giovanni Gagliotta, è salita all'Ufficio Gip del Tribunale di Lecce. La richiesta ha come destinatario il 39enne trepuzzino Pier Francesco Guglielmi che risponde di omicidio colposo aggravato dall'uso di sostanze stupefacenti. Essa è determinata dall'evidenza della prova ed è stata stabilita dopo l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico di Guglielmi.
Il 13 giugno scorso, inoltre, si è tenuto l'interrogatorio di garanzia del 39enne, assistito dagli avvocati Marco e Andrea Pezzuto. Guglielmi ha risposto ad ogni domanda del gip, Antonia Martalò, offrendo la propria versione dei fatti dell'accaduto e mostrandosi profondamente addolorato. Tra l'altro, ricordiamo, che l’automobilista si è immediatamente fermato a prestare soccorso al ragazzo subito dopo l'incidente. I suoi legali hanno presentato contestualmente all'interrogatorio, un'istanza di scarcerazione per Guglielmi. Il gip, attraverso apposita ordinanza, ha però rigettato la richiesta, disponendo che l'investitore del piccolo Roberto Ragione rimanga confinato ai domiciliari.
Il giudice ritiene difatti che sussista il rischio di "reiterazione del reato". Teme, in sostanza, che Pier Francesco Guglielmi possa ritornare a guidare la macchina o altro veicolo, pur essendogli stata sospesa la patente.
Adesso sarà sempre il gip Antonia Martalò a decidere se mettere apposito decreto di giudizio immediato e verrà fissata una data per l'inizio del processo. In ogni caso, nel frattempo, il difensore di Guglielmi potrà fare richiesta di "rito alternativo", dunque patteggiamento o giudizio abbreviato.
Il terribile incidente si è verificato il 28 febbraio scorso intorno alle ore 13.00, quando il bambino di appena 10 anni era stato travolto a Trepuzzi, sulla via per Squinzano, a pochi passi dalla locale stazione dei Carabinieri. Dalle prime ricostruzioni emerse come il piccolo stesse per attraversare la strada nei pressi di un supermarket del paese. D’un tratto sarebbe sopraggiunta una Mercedes centrando in pieno il piccolo. Sul teatro del sinistro stradale sono intervenuti i Carabinieri del Norm della Compagnia di Campi Salentina e naturalmente è prontamente arrivata a sirene spiegate una ambulanza del 118 che, prestati i primi soccorsi, ha trasferito il bambino presso il ‘Vito Fazzi’ in codice rosso. Purtroppo, il giorno dopo, Roberto Ragione è deceduto nel Reparto di Rianimazione. La piccola vita stroncata da una macchina sull’asfalto di una strada di Trepuzzi è servita a donare la speranza ad altri bambini in attesa. Una equipe ha provveduto all’espianto degli organi, dopo il nulla osta dei genitori del piccolo Roberto.
È stato l'esito di due consulenze della Procura a dare un 'accelerata alle indagini. Anzitutto, quella depositata a fine aprile dal tossicologo nominato dal pm Gagliotta; un accertamento tecnico irripetibile sul campione di sangue prelevato a Pier Francesco Guglielmi. La relazione e l'esito della stessa ha confermato quanto emerso dall'analisi delle urine del 39enne trepuzzino: quel giorno terribile, il conducente dell'auto avrebbe assunto cocaina, risultando positivo all'esame tossicologico. I legali di Pier Francesco Guglielmi, gli avvocati Marco e Andrea Pezzuto hanno a loro volta scelto come proprio consulente, la dr.ssa Giacoma Mongelli. Stesso discorso, per i legali della famiglia del piccolo Roberto Ragione, Carmine Giovanni Miglietta e Roberta Lacirignola.
Invece, nei giorni scorsi il perito Lelly Napoli ha depositato la consulenza sul tratto scenario della tragedia, che ha accertato come Pier Francesco Guglielmi procedesse a 110 km su una strada in cui la velocità massima consentita è di 30 km orari.
