Guidava a 110 km orari sotto l’effetto di cocaina: rimane ai domiciliari l’investitore del bambino di Trepuzzi

L’ordinanza è stata emessa dal gip che ha rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato difensore del 39enne Pier Francesco Guglielmi, risponde dell’accusa di omicidio colposo aggravato dall’uso di sostanze stupefacenti, in relazione alla morte di Roberto Ragione.

Rimane ai domiciliari l'investitore del bambino di Trepuzzi, accusato di omicidio colposo aggravato dall'uso di sostanze stupefacenti. Il gip Antonia Martalò ha rigettato l'istanza di scarcerazione presentata dall'avvocato difensore del 39enne Pier Francesco Guglielmi. L'avvocato Marco Pezzuto ha avanzato tale richiesta lunedì scorso, contestualmente al l'interrogatorio di garanzia del proprio assistito. Il giudice ha però disposto, attraverso apposita ordinanza, che l'investitore del piccolo Roberto Ragione rimanga confinato ai domiciliari. Il gip Martalò ritiene difatti che sussista il rischio di "reiterazione del reato".
 
l giudice teme in sostanza, che Pier Francesco Guglielmi, possa ritornare a guidare la macchina o altro veicolo, pur essendogli stata sospesa la patente. In quel caso, considerando che le consulenze disposte dal pubblico ministero Giovanni  Gagliotta hanno rilevato come il 39enne di Trepuzzi guidasse ad una velocità di 110 km orari sotto l'effetto di cocaina, ci sarebbe un rischio per l'incolumità pubblica. Ad ogni modo, nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia di due giorni fa, egli ha risposto ad ogni domanda del giudice, offrendo la propria versione dei fatti dell'accaduto e mostrandosi profondamente addolorato. Tra l'altro, ricordiamo che l’automobilista si è immediatamente fermato a prestare soccorso al ragazzo, subito dopo l'incidente.
 
Come accennato in precedenza, è stato  l'esito di due consulenze della Procura a dare un 'accelerata alle indagini. Anzitutto, quella depositata a fine aprile dal tossicologo nominato dal pm Gagliotta; un accertamento tecnico irripetibile sul campione di sangue prelevato a Pier Francesco Guglielmi. La relazione e l'esito della stessa ha confermato quanto emerso dall'analisi delle urine del 39enne trepuzzino: quel giorno terribile, il conducente dell'auto avrebbe assunto cocaina, risultando positivo all'esame tossicologico. I legali di Pier Francesco Guglielmi, gli avvocati Marco e Andrea Pezzuto hanno a loro volta scelto come proprio consulente, la dr.ssa Giacoma Mongelli. Stesso discorso, per i legali della famiglia del piccolo Roberto Ragione, Carmine Giovanni Miglietta e Roberta Lacirignola .
 
Invece, nei giorni scorsi il perito Lelly Napoli ha depositato la consulenza sul tratto di strada, scenario della tragedia. Egli ha accertato come  Pier Francesco Guglielmi procedesse a 110 km su un tratto di strada in cui, la velocità massima consentita è di 30 km orari. Il pm Gagliotta  è invece sempre in attesa dell'esito dell'esame autoptico eseguito dal medico legale Roberto Vaglio.
  
Ricordiamo che il terribile incidente si è verificato il 28 febbraio scorso intorno alle ore 13, quando un bambino di appena 10 anni è stato travolto da una vettura in transito a Trepuzzi, sulla via per Squinzano, a pochi passi dalla locale stazione dei Carabinieri. Dalle prime ricostruzioni emerse come il piccolo stesse per attraversare la strada nei pressi di un supermarket del paese; d’un tratto sarebbe sopraggiunta una Mercedes, proveniente proprio dalla direzione Squinzano, centrando in pieno il piccolo.Sul teatro del sinistro stradale sono intervenuti i Carabinieri del Norm della Compagnia di Campi Salentina e naturalmente è prontamente arrivata a sirene spiegate una ambulanza del 118 che, prestati i primi soccorsi, ha trasferito il bambino presso il ‘Vito Fazzi’ in codice rosso. Purtroppo, il giorno dopo, Roberto Ragione è deceduto nel Reparto di Rianimazione. La piccola vita stroncata da una macchina sull’asfalto di una strada di Trepuzzi è servita, quanto meno, a donare la speranza ad altri bambini in attesa. Nel pomeriggio, una equipe ha provveduto all’espianto degli organi, dopo il nulla osta dei genitori del piccolo Roberto.



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