Le analisi escludono la meningite. Mistero sulla morte della giovane mamma leccese

Escluso che si tratti di ‘meningite batterica’ toccherà al medico legale stabilire con certezza le cause della morte della giovane mamma leccese, morta inspiegabilmente nel reparto di rianimazione dell’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce.

Una tragedia consumata nel giro di poche ore che ha gettato la famiglia di una 29enne leccese, madre di una bambina di appena sette, nel dolore più profondo. Pamela Cancelli, questo il suo nome, se n’è andata in silenzio nel reparto di rianimazione dell’Ospedale ‘Vito Fazzi’, dove era stata accompagnata dai familiari a causa della febbre altissima che non l’aveva lasciata riposare. Poi, alle prime luci del mattino, la corsa al nosocomio salentino dopo una notte insonne a causa della temperatura corporea fissa intorno ai 40 gradi. Il personale medico del Pronto Soccorso ha capito subito la gravità del suo quadro clinico, ma per la donna non c’è stato nulla da fare.
 
Poco dopo, le sue condizioni sono precipitate fino a quando, all’alba, il cuore della giovane mamma ha smesso di battere. Una morte improvvisa e inaspettata che ha lasciato sgomenti i parenti che ora vogliono chiarezza. Il caso è così finito sul tavolo della Procura di Lecce che ha aperto un fascicolo per tentare di far luce sul decesso ingiusto quanto misterioso. Perché non c’è certezza su quali siano le reali cause della morte della 29enne.
 
Se in un primo momento, considerando i sintomi, si era infatti pensato ad una «meningite fulminate», lo spettro del meningococco è stato definitivamente escluso dalle analisi effettuate questa mattina a Bari. L’esito sembrerebbe chiaro: non sarebbe stata la meningite batterica a provocare il decesso della giovane mamma.  

In base alle prime analisi effettuate nel capoluogo della Puglia, la Asl, in un comunicato stampa ufficiale, parla di responsabilità dovuta a una grave infezione causata da “streptococco pneumoniae”. Si tratta di un germe piuttosto diffuso in grado di provocare sia forme lievi di malattia (quali ed esempio l'otite) ma anche forme complicate ad andamento severo. Queste ultime si verificano soprattutto nei bambini di tenera età e negli anziani, poiché in tali età il sistema immunitario è meno efficiente.

Sono, inoltre, considerati a rischio di contrarre forme gravi di questa malattia anche alcuni soggetti affetti da patologie che possono ridurre le difese immunitarie. Tra queste condizioni si ricordano l'asplenia (mancanza di milza per asportazione chirurgica o malfunzionamento), le immunodeficienze, le malattie reni ed epatiche croniche, le malattie respiratorie croniche.

Nei confronti della meningite pneumococcica esiste la prevenzione consistente nel vaccino antipneumoccico. 
 
Adesso, però, bisognerà aspettare l’autopsia, che probabilmente sarà effettuata nelle prossime ore, a dare alla famiglia le risposte che cercano. Toccherà, infatti, al medico legale provare a spiegare, nello specifico il perché di questa morte assurda.



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