Leccese muore a Roma. Fatali giochi erotici

Le cause sono in corso di accertamento, ma la ragazza pare sia morta per soffocamento in un sottoscala sul posto di lavoro.

Sarebbe leccese, esattamente di Guagnano,  Paola Caputo, la ragazza di 23 anni morta nelle scorse ore a Roma, in un vano sottoscala dell’Agenzia delle Entrate. La ragazza  sarebbe morta per soffocamento, dopo essere rimasta legata ad una corda per un sadico gioco erotico. La vittima, receptionist dell’Agenzia delle entrate, nella capitale da qualche tempo, era in compagnia di un’amica romana di 24 anni, che ora è ricoverata in gravi condizioni.

Le due erano legate per il collo, sospese ad una barra di metallo, come riproducessero una bilancia secondo un gioco erotico giapponese chiamato “shibari”. Con loro un ingegnere di 45 anni Souter Mulè che ha dato l’allarme chiamando la polizia solo dopo essersi ripreso dagli effetti di alcuni spinelli fumati nel corso della serata. Nell’auto dell’uomo, una Hyunday, sono stati rinvenuti alcuni sex toys.

L’ingegnere Soster Mulè, è stato arrestato per la morte della 23enne e l’udienza di convalida è fissata per lunedì mattina. Al momento l’uomo è accusato di omicidio volontario con dolo eventuale. Un’accusa che potrebbe addirittura diventare di omicidio preterintenzionale.

(Fabiana Pacella)



In questo articolo: