Ma cos’hai messo nel caffè? Col topicida moglie cerca di avvelenare il marito 60enne

Un ex sottufficiale dell’Aeronautica è ricoverato all’ospedale di Copertino dopo una lavanda gastrica. L’uomo ha accusato la moglie di essere stato avvelenato

Una storia tutta italiana che è ancora carica di mistero e che ha tutti i connotati di un vero e proprio giallo. L’accusa di un sessantenne di Veglie, sottufficiale dell’Aeronautica, è tutta un programma: “Mia moglie mi ha avvelenato con il caffè. Aiutatemi”.

È questo quello che l’uomo ha confessato ai medici e poi ai carabinieri dopo aver subito la lavanda gastrica a causa di un caffè che lo ha fatto sentire male. Il fatto è successo nel primo pomeriggio di ieri, quando l’uomo pensava di poter gustare il classico caffè del dopopranzo domenicale, ed invece…

Lei, casalinga di 55 anni, è ricoverata in ospedale insieme al coniuge in pensione, ma, mentre il marito si trova a Copertino dove, come detto, è stato sottoposto a lavanda gastrica, lei è al reparto di psichiatria del “Vito Fazzi” di Lecce. La donna, tra le altre cose, era già in cura in un Centro di Igiene mentale e, quindi, l’ipotesi di reato resta del tutto plausibile. Una tesi che vede anche il conforto delle parole della signora che ha dichiarato apertamente di voler uccidere il marito, per quanto le sue parole possano essere attendibili.

I carabinieri hanno prima sequestrato la tazzina ed il caffè rimasto ed hanno subito scoperto che il colore della bevanda appariva sospetto, quasi verdastro. Il magistrato dovrà disporre una consulenza per accertare con certezza se il caffè sia stato modificato e avvelenato ed individuare con quale sostanza. Le prime ipotesi parlano di topicida. La moglie, con la quale è in fase di separazione, è stata denunciata per lesioni personali e, come detto, sottoposta ad un trattamento sanitario obbligatorio presso il Fazzi di Lecce.