Semplici «voci di paese»? Meglio vederci chiaro. Così i Carabinieri della Compagnia di Lecce hanno iniziato a tenere sott’occhio Damiano Stano, 22enne con piccoli precedenti penali ma con un curriculum in piena escalation. Lo monitoravano già da un po’ forti delle chiacchiere che circolavano sul suo conto, avvalorate anche dalla delicata situazione familiare: i rapporti con la madre, infatti, non erano dei più rosei tanto che, negli ultimi mesi, l’ha minacciata più volte e più volte. Una situazione difficile che i militari della Stazione di San Cesario di Lecce hanno seguito costantemente.
Questa notte, il drammatico epilogo. «Mio figlio mi minaccia, è fuori di se, sono preoccupata, ha una pistola» è questo il contenuto della telefonata al 112, con cui la donna, esasperata, ha chiesto aiuto. In men che non si dica gli uomini del Norm si sono recati sotto l’abitazione di famiglia ma quanto raccontato dalla donna non poteva che indurre i militari ad operare con la massima attenzione.
Quando sono giunti a San Donato, la situazione in un primo momento è apparsa tranquilla: Stano era fuori a dorso nudo e in pantaloncini, apparentemente innocuo. Dell’arma neanche l’ombra, tanto che, una prima perquisizione, dava esito negativo.
È stato alla richiesta di voler approfondire il controllo che il 22enne è andato su tutte le furie, cercando in tutti i modi di sottrarsi alle operazioni. Ha persino tentato la fuga, forse vedendosi alle strette.
La madre, purtroppo aveva ragione: in casa i Carabinieri hanno trovato nella sua stanza 14 piante di Canapa Indiana, delle quali 11 con almeno 3 – 4 mesi di vita, quasi pronte all’essiccazione. Come se non bastasse, è stata rinvenuta una pistola calibro 6.35 con serbatoio e matricola abrasa, oltre ad un fucile ad aria compressa e ad un’altra pistola a salve, con serbatoio inserito e relativo munizionamento.
Condotto in caserma per gli accertamenti di rito, Stano è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di detenzione abusiva di armi da sparo e munizionamento, detenzione illegale di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Per lui si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Borgo San Nicola, dove è a disposizione del P.M. di turno Sost. Proc. Dott.ssa Stefania Mininni.
